Consentire l’invio di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari all’Ucraina fino al 31 dicembre 2023, prorogando di fatto per un altro anno, fino alla fine del 2022, lo status quo legislativo che consente di inviare armi alle autorità di Kiev, senza passare attraverso il voto del Parlamento: il centrodestra, con un emendamento al decreto sulla partecipazione alle missioni Nato e sulle misure per il servizio sanitario in Calabria presentato dai relatori di maggioranza Roberto Menia (FdI) e Clotilde Minasi (Lega) tenta il blitz sull’Ucraina. Il testo verrà votato oggi nelle Commissioni Affari esteri e Difesa del Senato per poi approdare in serata nell’aula di palazzo Madama per la discussione generale. La proposta di modifica, però, non passa inosservata.
“Un vero e proprio colpo di mano alle spalle del Parlamento. La destra al governo usa le armi per accreditarsi con Nato e Usa alle spalle della Ue”, attacca il capogruppo dell’Alleanza Verdi Sinistra Peppe De Cristofaro. “Dal Governo dei furbetti uno schiaffo in piena regola al Parlamento”, gli fa eco Nicola Fratoianni. Anche i dem non apprezzano: “Il problema non è il merito, il metodo lascia non poco a desiderare”, è il ragionamento che filtra dal Pd. Toni decisamente più duri arrivano da Giuseppe Conte: “Il M5S ha presentato una mozione per un confronto democratico, in Parlamento, sul conflitto russo-ucraino e sulla strategia che ‘l’Italia deve oggi perseguire, dopo 9 mesi di conflitto. Invece il Governo Meloni infila di soppiatto un emendamento dentro un altro decreto per prorogare fino a fine 2023 l’invio di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari. Il Governo vuole perorare questa linea guerrafondaia? Venga in Parlamento a dirlo”.
La fuga in avanti in Senato avviene alla vigilia dell’approdo nell’aula della Camera delle mozioni sull’Ucraina fortemente volute dal M5S. La mossa pentastellata ha portato anche le altre forze politiche a ridefinire l’impegno assunto nei confronti di Kiev: il centrodestra ha pronto un testo unitario e anche in questo caso l’ombrello normativo slitta fino al 31 dicembre 2023; FdI, Lega, Fi e Noi moderati, infatti, chiedono l’impegno del Governo “a sostenere le iniziative normative necessarie a prorogare fino al 31 dicembre 2023 l’autorizzazione, previo atto d’indirizzo delle Camere, alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari alle autorità governative dell’Ucraina”. Il testo impegna l’esecutivo anche, “ad assumere tutte le iniziative necessarie per conseguire l’obiettivo di una spesa per la difesa pari al 2% del Pil, anche promuovendo, nel quadro della riforma del Patto di stabilità e crescita, l’esclusione delle spese per gli investimenti nel settore della difesa dal computo dei vincoli di bilancio”. Mozioni separate, invece, per Pd, Azione–Iv e Alleanza verdi sinistra; comunque sia tutte verranno votate nella giornata di domani.