La ministra delle politiche agricole Teresa Bellanova durante un incontro con le associazioni del settore a Torre del Lago, in Toscana, si è scagliata contro i supermercati che applicano gli sconti ai prodotti made in Italy. In questo modo, secondo il ministro, un prodotto italiano verrebbe considerato al pari valore di uno straniero:
Alla grande distribuzione faccio un appellonon voglio più vedere campagne di sconto ripetute, perché quello sconto qualcuno lo sta pagando. O l’imprenditore e i suoi dipendenti o il consumatore perché magari sta acquistando un prodotto che in quel momento paga di meno ma che poi paga la collettività in termini di costi sanitari».
Bellanova è consapevole di non poter fare un decreto sul prezzo di vendita dei prodotti, e si limita a rivolgersi al buonsenso. Le prime critiche sono arrivate dal settore frutticolo, escluso dalle agevolazioni fiscali per il 2020. Il decreto della Bellanova sulla decontribuzione, infatti, non avrebbe tenuto in considerazione questo importantissimo settore della filiera. Di qui i frutticoltori si appellano, di contro, al buonsenso del ministro e a saper intervenire secondo le giuste priorità, non volendo eliminare il deprezzamento che probabilmente salva molte famiglie, soprattutto in tempi di covid.
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