Dopo 24 lunghi anni, oggi finalmente torna a casa Chico Forti, una vittoria dopo la lunga lotta di Fratelli d’Italia per rimpatriare il 65enne trentino detenuto in un penitenziario della Florida dopo che il 15 luglio 2000 la giudice Victoria Platzer lo aveva condannato all’ergastolo per l’omicidio di Dale Pike, ucciso il 15 febbraio 1998 a Miami e ritrovato nudo, su una spiaggia, il giorno seguente. Una condanna su cui i dubbi sono tantissimi in Italia. In base alle informazioni diffuse dalla Farnesina, nella scheda di Forti del Florida Department of Correction, alla data di inizio custodia, il 7 luglio 2000, è stata aggiunta quella del 15 maggio 2024, indicata come data del rilascio. “Per me ora comincia la rinascita”, ha detto Chico a persone a lui vicine. Secondo quanto si apprende sul “Tempo”, lo zio di Chico Forti, Gianni, fratello del padre di Chico Forti, avrebbe dichiarato: “Dall’anno in cui la sentenza è passata in giudicato, chiediamo ai tanti governi italiani che si sono succeduti di intervenire per rimediare a una situazione assurda… Il governo Meloni ha trattato, ha lavorato, ha aspettato di avere i documenti in mano e poi ha fatto l’annuncio. Non si è accontentata della parola. Il governo Meloni ha fatto un grandissimo lavoro, siamo in contatto con Giorgia ormai da 4 o 5 anni. Quando non era neppure pensabile che lei potesse diventare presidente del Consiglio. Lei è sempre stata vicina alla famiglia. E ci ha promesso che si sarebbe interessata alla vicenda. Quando è andata a Palazzo Chigi ha mantenuto la promessa. Di Maio? Da un ragazzino inesperto cosa ci si poteva aspettare, ha fatto annunci ma alla fine…”