L’Autonomia differenziata, appena approvata, ha già mosso la crociata del presidente campano Vincenzo De luca per abrogarla. Il Consiglio regionale ha infatti approvato a maggioranza la proposta di delibera per la richiesta di referendum abrogativo della legge in questione. Il primo quesito, che prevede la richiesta di referendum per l’abrogazione completa della legge, ha ottenuto 36 voti favorevoli, nove contrari e un astenuto. Così la Campania risulta essere la prima regione a chiedere il referendum abrogativo. A voler combattere la legge è la maggioranza di centrosinistra, alla quale si aggiungono i voti degli esponenti del M5s e di alcuni consiglieri del gruppo MIsto. Si oppone il centrodestra, con FdI, FI e Lega che hanno detto “no”.
Il Consiglio regionale della Campania ha approvato una seconda proposta di delibera per il referendum abrogativo sull’autonomia differenziata. In questo caso è prevista la cancellazione limitatamente ad alcune parti della legge n.86 del 36 giugno 2024. La proposta ha ottenuto il voto favorevole da parte di tutti i 35 consiglieri presenti in aula. La decisione di presentare anche un secondo quesito nasce dalla possibilità che quello relativo all’abrogazione totale della legge possa essere ritenuto inammissibile.
“Nessuno di noi ha voglia di fare crociate referendarie. Sediamoci intorno a un tavolo, costruiamo un filo di ragionamento e vediamo di ritrovare lo spirito risorgimentale”. Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, conclude così il suo intervento all’aula del Consiglio regionale riunito in seduta monotematica sulla richiesta di referendum abrogativo della legge di che trattasi.
“Se abbandoniamo le bandiere di partito per un attimo e confessiamo in maniera onesta che noi, attuale opposizione nel Paese, siamo corresponsabili di alcune scelte fatte in maniera non responsabile per l’Italia e per i rapporti parlamentari. Abbiamo dormito, riconosciamo i nostri limiti e problemi, poi veniamo alla situazione attuale”.