Delitto di rivolta nelle carceri. Sinistra in disaccordo. Fdi: così tuteliamo gli agenti

«La norma antirivolta, quella verso cui la sinistra fa polemica, va a tutelare innanzitutto le forze penitenziarie, rafforzando così la sicurezza nelle carceri. Prevede l’aggravante del reato di incitazione a disobbedire le leggi e il delitto di rivolta all’interno degli istituti penitenziari. A chi parla di ostacolo alla resistenza anche passiva devo ricordare che l’allocuzione è già contenuta nel nostro ordinamento, laddove disciplina l’uso della forza nei confronti del detenuto in caso appunto di ostacolo, di disobbedienza all’ordine impartito, legge che la sinistra non ha mai cambiato. Anche in questo caso, quindi, si è montata una fake news contro un provvedimento che invece è del tutto meritevole, perché, disincentivando la rivolta all’interno degli istituti penitenziari, tutela chi garantisce l’ordine e quindi anche la riabilitazione di quei detenuti che partecipano al processo di rieducazione.

L’articolo 11, inoltre, prevede che sia punito a titolo di illecito penale (non più solo amministrativo) il blocco stradale o ferroviario attuato mediante ostruzione anche con il proprio corpo, e la pena è aumentata se il reato è commesso da più persone riunite. In alcun modo viene compromessa la libertà di manifestare: per farlo è sufficiente dare il giusto preavviso, come prevede la legge. Questa norma va a colpire solo chi, non fornendolo, va ingiustamente a ledere il diritto alla circolazione di altre persone».

Lo dichiara Augusta Montaruli, vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.

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