Esulta la Meloni. L’Italia cresce +0,2% nel II trimestre.

L’Italia nel secondo trimestre è cresciuta dello 0,2% con i consumi delle famiglie che risultano sostanzialmente stazionari, quelli delle Pa che languono e gli investimenti che mostrano invece un leggero progresso.

 

I dati dell’Istat hanno suscitato reazioni diverse. Dal Governo, per voce della premier, puntano sulla migliore performance italiana rispetto a quella di altri paesi, mentre le opposizioni guardano con preoccupazione soprattutto all’andamento stagnante dei consumi.

L’Italia sta crescendo più di altre nazioni europee, nonostante il rallentamento dell’economia mondiale e la delicata situazione internazionale” afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni sottolineando che “i dati macroeconomici sono positivi e rappresentano un segnale di grande fiducia”.

 

L’Istat spiega che la crescita del Pil è dovuta “in lieve parte alle componenti della domanda nazionale, grazie al contributo positivo per 0,1 punti percentuali sia dei consumi delle famiglie, sia degli investimenti e di quello negativo della spesa delle amministrazioni pubbliche per 0,1 punti” e ricorda che il secondo trimestre del 2024 ha avuto due giornate lavorative in meno del trimestre precedente e una in più rispetto a un anno prima.

 

Assieme ai dettagli sul Pil sono arrivati anche quelli sui prezzi alla produzione dell’industria, cresciuti in termini congiunturali per il terzo mese consecutivo a luglio.

Un rialzo dell’1,3% su base mensile trainato principalmente dall’aumento dei prezzi dei prodotti energetici e in particolare delle bollette elettriche: i costi della fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata sul mercato interno sono infatti saliti del +6,7% rispetto a giugno.

Mentre al netto della componente energetica i prezzi sono rimasti pressoché stazionari.

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