Morti sul lavoro, FdI: tragedie inaccettabili ma serve anche responsabilità da imprenditori

“Contro gli infortuni sul lavoro non è più tempo delle parole ma delle azioni che però devono essere condivise. Non dobbiamo abusare del dolore, la prima azione da svolgere è quella della responsabilità che deve diventare corresponsabilità perché nessuno può chiamarsi fuori. Occorre trovare soluzioni che siano al passo coi tempi e così prevenire gli infortuni. In questa legislatura molti sono stati i provvedimenti mesi in campo, dagli incentivi alla tutela del lavoro alla semplificazione e razionalizzazione, dalla lotta al caporalato all’introduzione della patente a punti.

I morti sul lavoro sono tragedie inaccettabili e per questo servono piani formativi adeguati, a cominciare dalle scuole, per creare quella cultura del lavoro che elimini la concorrenza esasperata e richiami gli imprenditori alle proprie responsabilità. Per questo serve un approccio funzionale e pragmatico e ci aspettiamo per questo la massima collaborazione da parte del mondo del lavoro. Per tutti questi motivi annuncio il voto favorevole di Fratelli d’Italia a questa risoluzione”. Lo dichiara in aula la senatrice di Fratelli d’Italia Paola Mancini, componente la Commissione Lavoro di Palazzo Madama.

“È nostro dovere conoscere, prevenire e affrontare il flagello degli infortuni sul lavoro, che spesso hanno esiti mortali. Si tratta di un triste fenomeno che va affrontato tutti insieme”, afferma in aula del Senato, durante la discussione generale sulla relazione annuale sulla sicurezza del lavoro, il senatore di Fratelli d’Italia Giovanni Satta. “Il tragico bollettino – continua – è di oltre tre morti al giorno sui luoghi di lavoro. Occorrono dunque interventi normativi e introduzione di misure pratiche, in grado di incidere sulla sicurezza. Non basta limitarsi a sopralluoghi sui luoghi di lavoro, servono anche analisi ed elaborazioni. Necessario poi – osserva ancora – il rilancio dell’apprendistato, una fase formativa fondamentale, che non deve essere limitata all’acquisizione delle mansioni, ma deve aprirsi a una specifica attenzione alla sicurezza sui luoghi di lavoro, che è una priorità per questo governo”.

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