Chiesto l’ergastolo per Filippo Turetta, l’artefice del femminicidio di Giulia Cecchettin. Le accuse comprendono la premeditazione, la crudeltà e lo stalking, e non c’è alternativa alla pena massima per il colpevole.
Il pm Andrea Petroni, ha concluso così in Corte d’Assise a Venezia la requisitoria nel processo che vede imputato Filippo Turetta.
Una richiesta di ergastolo per il 23enne reo confesso suffragata da una doppia narrazione. Dapprima quella dei fatti, rispetto ai quali il pm è partito dalla sera del delitto – l’11 novembre 2023 – proseguendo con la fuga di Turetta fino in Germania, e poi tornando sulla ricostruzione del rapporto, viziato dall’ossessione di possesso di Filippo. Poi c’è stata la ricostruzione per capi d’accusa, intrecciati con le fasi del racconto dell’omicidio.
Il ministro Matteo Salvini sui social commenta: “giusto così”.