Finalmente una Regione può gridare orgogliosa di aver azzerato i contagi. Il governatore di centrodestra Donato Toma esulta e si toglie qualche sassolino dalla scarpa. “Il Molise, la Cenerentola d’Italia, nonostante le dichiarazioni dei detrattori sta vincendo. Gli ingredienti sono come quelli della nostra cucina povera, semplici ma ben amalgamati”. Il governatore scherza con l’Adnkronos e parla della sua personale rivincita dopo gli attacchi subiti in passato per picchi di contagio che più volte hanno spinto la sua Regione sotto ai riflettori. Oggi zero contagi e appena tre ricoveri gli danno ragione e lui ringrazia, prima di ogni cosa, la sua “tenuta psicologica” dei molisani.
Questo obiettivo raggiunto in piena terza ondata, spiega Toma “è stato un gioco di squadra, ma il merito è di una lista di ingredienti essenziali: la piattaforma vaccinale innanzitutto, che non ha avuto default: a questa ho dedicato un consigliere a cui ho dato la delega perché seguisse tutto il lavoro degli informatici. Diciannove i punti vaccinali, con i quali è stato possibile inoculare rapidamente le dosi agli ultra 80enni. Poi – terzo fondamentale elemento – l’inaugurazione di 10 moduli di terapia intensiva, con tecnologia di ultima generazione, all’ospedale Cardarelli; e di altri 16 a fine settimana, indipendentemente dal piano ospedaliero ancora al palo per questioni ascrivibili al commissario nazionale. E poi, soprattutto, l‘ingresso in zona rossa prima degli altri. Tutto questo ci ha fatto gioco e siamo riusciti ad arginare l’irreparabile”.
“Abbiamo una struttura sanitaria non fortissima, ma con un po’ di raziocinio, tenuta psicologica, lavoro di squadra e buon coordinamento da parte mia e dei commissari abbiamo tenuto”. Se si fosse trattato di un regione rossa avremo avuto aperture di quotidiani e servizi in tv nei principali Tg sui zero contagi. Si parlerebbe di “modello Molise”. Trattandosi di una regione di centrodestra la buona notizia viene data in sordina, se viene data. Meglio parlare della regione per denigrarla. Del resto è sotto gli occhi di tutti che più che combattere il virus si è cercato di combattere le regioni di centrodestra.