Sostegni bis, domani il Cdm. 40 miliardi per gli aiuti e possibile proroga cartelle

Domani è previsto il Cdm per il decreto Sostegni bis, e chissà che non slitti ancora la riunione.

Si tratta di un provvedimento economico da 40 miliardi volto ad aiutare famiglie e imprese.

Ecco il punto della situazione:

Il fondo perduto è tra le misure più attese del nuovo provvedimento: solo per i contributi sono stati stanziati circa 14 miliardi.

Per chi non ha fatto domanda al primo decreto Sostegni ed è in possesso dei requisiti (ricavi non superiori a 10 milioni di euro e una perdita del fatturato medio mensile di almeno il 30%) verrà considerato il periodo compreso dal 1° aprile 2020 al 31 marzo 2021 rispetto allo stesso periodo tra 2019 e 2020.

Le erogazioni quindi dovrebbero seguire un doppio binario:

  • chi ha già fatto domanda avrà il contributo uguale a quello del primo decreto Sostegni, e arriverà in automatico;
  • chi invece non ha presentato istanza, dovrà presentare una domanda, e verrà preso in considerazione il periodo di tempo sopraindicato.

Ricordiamo che è possibile inoltrare istanza per il fondo perduto del decreto Sostegni fino al 28 maggio.

Anche chi ha già presentato (e ottenuto) il primo fondo perduto può ottenere il contributo alternativo.

Secondo le ultime novità quindi rimane il parametro del fatturato, ma viene introdotto un meccanismo perequativo che prevede, per chi lo richiede, un saldo a fine anno, sulla base delle perdite di bilanci o sui dati delle dichiarazioni dei redditi.

Infine, allo studio ci sarebbe anche un’indennità per le attività chiuse nel mese di maggio.

Torna anche il bonus affitti nel decreto Sostegni bis. Si tratta del credito d’imposta fino al 60% per il canone di locazione da gennaio a maggio.

Per coprire i 5 mesi di bonus affitto sono stati stanziati 2,3 miliardi di euro.

Il nuovo provvedimento contiene anche lo stop a una serie di tasse e imposte per il 2021.

La bozza infatti prevede lo stop al pagamento della prima rata IMU per le imprese:

  • con ricavi o compensi non superiori a 10 milioni di euro all’anno;
  • che hanno subito un calo di fatturato di almeno il 30% nel 2020 rispetto al 2019.

Stop anche alla TOSAP, la tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche: una buona notizia per tutti i ristoranti, bar e ambulanti. Lo stop è previsto per tutto il 2021.

La bozza del provvedimento prevede anche l’esenzione dal canone RAI speciale per il settore alberghiero e della ristorazione.

Lo stop all’IMU e alla TOSAP potrebbero anche non far parte del decreto Sostegni bis ma rientrare come emendamenti al primo Sostegni.

Previsto anche lo sconto sulla TARI per le attività commerciali chiuse o che hanno ridotto l’attività a causa delle misure restrittive.

Per l’IMU servono 216 milioni di euro, lo stop alla Tosap vale circa 165 milioni e la copertura per l’esenzione del canone Rai costa 60 milioni.

 

Nella giornata del 30 aprile il MEF ha pubblicato due comunicati stampa per avvertire i contribuenti -in extremis-che le scadenze del giorno stesso riguardanti l’invio delle cartelle esattoriali e l’IRAP sarebbero state oggetto di proroga nel decreto Sostegni.

In particolare, il versamento dell’Irap slitta al 30 settembre.

La Riscossione invece riprenderà la propria attività dal 1° giugno. È da segnalare che la proroga del versamento IRAP e delle cartelle non fanno parte della bozza datata 30 aprile.

Secondo le ultime anticipazioni però il Governo starebbe lavorando a una sospensione delle cartelle più lunga, fino a fine giugno, ma secondo il Sole 24 Ore su questo punto non c’è un’intesa definitiva.

Il nuovo provvedimento economico contiene anche agevolazioni per la casa destinate agli under 36.

Chi ha meno di 36 anni e compra una prima casa potrà accedere al Fondo di garanzia sui mutui. Ma le agevolazioni comprendono anche l’esenzione da:

  • imposta di registro;
  • imposta ipotecarie e catastale;
  • gli onorari notarili verranno dimezzati.

Le agevolazioni non comprendono l’acquisto di case di prestigio e valgono per gli atti stipulati fino al il 31 dicembre 2022.

Prevista infine l’esenzione dell’imposta sui finanziamenti per l’acquisto e la ristrutturazione delle abitazioni.

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