Blocco dell’attività di riscossione delle cartelle da parte dell’Agenzia delle entrate prolungato dal 31 maggio al 30 giugno. Chi ha subito un calo di fatturato fino al 30% godrà di un piano di rateizzazione dei pagamenti che potrebbe arrivare fino a dieci anni. Per quanto riguarda i contributi a fondo perduto, essi saranno erogati in due tempi: sostegni automatici come acconto mentre il conguaglio sarà calcolato in base ai dati di bilancio. Si creerà a tale scopo un nuovo fondo perequativo da tre miliardi. L’assegno unico universale per i figli partirà dal 1° luglio senza mandare in soffitta le detrazioni fiscali. Sono le novità emerse ieri da un incontro tra il presidente del consiglio Mario Draghi e i capidelegazione della maggioranza. Strada in salita invece per il ripescaggio a breve della cedibilità dei crediti di imposta transizione 4.0: la questione è ancora all’attenzione del governo e dei tecnici della ragioneria.
Cartelle, stop fino a fine giugno e rate in 10 anni. Una delle novità è la valutazione di un stop più prolungato dell’attività di riscossione e accertamento da parte dell’Agenzia delle entrate. Con comunicato del 30 aprile 2021 il ministero ha anticipato gli effetti della proroga della sospensione della macchina fiscale individuando la nuova scadenza nel 31 maggio 2021. Ora si riapre nuovamente il calendario fiscale, con l’ipotesi di un ulteriore spostamento al 30 giugno del termine della sospensione.
La norma dovrà essere inserita nel decreto Sostegni 2 i cui tempi di elaborazione non sono ancora chiusi. Il riavvio della Riscossione sarà comunque soft; con la possibilità di riconoscere a chi ha subito un calo di fatturato fino al 30% un piano di rateizaazione dei pagamenti fino a dieci anni (al momento si sta comunque ancora valutando a quanti anni fissare il termine del piano di rateazione, se sei anni o appunto dieci.
Contributi a fondo perduto. Sul piatto del nuovo decreto Sostegni ci saranno circa 11,5 miliardi per i sostegni automatici e un fondo da tre mld per il conguaglio dei sostegni nel bilancio delle imprese. In buona sostanza per i primi sostegni si procede in maniera automatica con i bonifici da parte dell’Agenzia delle entrate sulla base del calo del fatturato (sempre al 33%) mentre si avrà la possibilità di ricevere il saldo a fine anno, calcolando la perdita sulla base dei dati in bilancio o della dichiarazione dei redditi. Per il saldo si creerà un fondo da tre miliardi di euro .
Cedibilità del credito di imposta transizione 4.0. Tutta in salita la strada per il ripescaggio già nel decreto Sostegni 2 della cedibilità del credito di imposta Transizione 4.0. Lunedì scorso c’è stato un incontro interlocutorio tra tecnici del ministero dell’economia e della ragioneria con una delegazione di deputati del Movimento Cinquestelle per cercare di chiarire i criteri di classificazione della cessione del credito di imposta transizione 4.0 rispetto alle indicazioni di Eurostat sulla classificazione della voce ai fini del riconoscimento del debito pubblico. Sul punto è tornato ieri, al termine dell’incontro a Palazzo Chigi, il capodelegazione dei Cinquestelle Stefano Patuanelli: « Il decreto sostegni 2 è ancora in costruzione. Come Movimento è importante avere rassicurazioni sulla cedibilità del credito d’imposta sul 4.0, è uno strumento fondamentale per le imprese e chiesto da tutte le categorie produttive, il cosiddetto superbonus imprese».
Sostegno alle famiglie. Nel decreto Sostegni dovrebbe esserci anche un rafforzamento dell’assegno unico universale al debutto da luglio. Tra le principali novità il mantenimento della misura accanto alla disposizione delle detrazioni fiscali esistenti per i figli a carico. Inoltre sarà prevista la parificazione del congedo parentale per madri e padri.