Riaperture: le Regioni approvano le Nuove Linee Guida 2021

In vista delle annunciate riaperture per alcuni settori economici le Regioni e Province autonome hanno approvato la versione definitiva delle “Linee Guida per la ripresa delle attività economiche e sociali”. dopo la prima bozza pubblicata il 15 aprile e che dovrebbe sostituire le precedenti approvato lo scorso anno.

Si specifica che il nuovo documento tiene conto delle disposizioni del decreto-legge n. 52 del 22 aprile 2021 e che sono state messe a punto integrando le nuove conoscenze dello scenario epidemiologico e, anche in un’ottica di semplificazione, si è ritenuto più utile rimarcare le misure di prevenzione sicuramente efficaci, in luogo di misure che, pur diffusamente adottate, non aggiungono elementi di maggiore sicurezza. Il documento è stato inviato al Governo. Si attende di capire se saranno prese in considerazione all’interno della legge di conversione del decreto Riaperture dato che nella prima versione il decreto fa riferimento ancora al documento del 2020.

Il documento individua i principi di carattere generale per contrastare la diffusione del contagio, e ribadisce le norme igieniche e comportamentali di base come:

  • utilizzo dei dispositivi di protezione
  •  distanziamento e
  • contact tracing
  • disinfezione delle mani e delle superfici.

ma si specifica che le associazioni di categoria e altri soggetti rappresentativi redigere ulteriori protocolli attuativi più dettagliati ed eventualmente più restrittivi.

Viene anche evidenziato che in questa fase la campagna vaccinale è in corso ma non ha raggiunto una copertura adeguata della popolazione, quindi il possesso e la presentazione di certificazioni vaccinali non sostituisce il rispetto delle misure di prevenzione e contrasto della diffusione del contagio.

I settori presi in considerazione sono i seguenti:

  • RISTORAZIONE E CERIMONIE
  • ATTIVITÀ TURISTICHE E RICETTIVE
  • CINEMA E SPETTACOLI DAL VIVO
  • PISCINE TERMALI E CENTRI BENESSERE
  • SERVIZI ALLA PERSONA (acconciatori, estetisti e tatuatori)
  • COMMERCIO
  • MUSEI, ARCHIVI E BIBLIOTECHE
  • PARCHI TEMATICI E DI DIVERTIMENTO
  • CIRCOLI CULTURALI E RICREATIVI
  • CONGRESSI E GRANDI EVENTI FIERISTICI

Nella premessa si specifica che sono stati individuati sia perché rappresentano le attività maggiormente penalizzate dal meccanismo delle chiusure in base allo scenario, sia perché costituiscono settori in cui il rispetto delle misure previste è più concretamente realizzabile e controllabile rispetto alla pubblica via e ai comportamenti negativi (assembramenti) che vi si registrano.

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