La regina Elisabetta si delinea come la reggente più longeva al mondo, battendo tutti i record di permanenza al trono nella storia della Bretagna.
Elisabetta II ha celebrato i 70 anni di regno con una piccola riunione di famiglia al Wood Farm Cottage nella sua tenuta di Sandringham, seguita poi da uno spettacolo pirotecnico a Londra.
I festeggiamenti continueranno per mesi (gli inglesi sanno come godersi uno spettacolo a oltranza). Si terranno anche preghiere, concerti e, naturalmente, parate: le celebrazioni più solenni si terranno a giugno quando la regina festeggerà il suo 96° compleanno e il 70° anniversario dalla sua incoronazione.
Oggi la regina ha 95 anni ed è la reggente più anziana al mondo. Ha battuto tutti i record di permanenza al trono nella storia della Gran Bretagna, ma non è un’inglese pura perché nelle sue vene scorre sangue tedesco.
Non c’è nulla di nuovo e sorprendente nella ramificazione familiare delle dinastie monarchiche: ad esempio, la Spagna è ancora governata dai discendenti dell’antica famiglia francese dei Borboni. La domanda è: come fanno queste dinastie che nessuno ha eletto e che non rispondono di nulla a nessuno a mantenere il loro potere su interi Stati?
Non ci sono segnali di una possibile rivoluzione nell’orizzonte politico britannico, ma un sondaggio dello scorso maggio ha lanciato un campanello d’allarme: nella fascia d’età 18-24 anni la maggioranza è a favore dell’abolizione della monarchia. Infatti, il 41% dei giovani crede che il re o la regina debbano essere sostituiti da un capo di stato eletto. Questo è il pensiero della generazione a cui appartiene il futuro di questo Paese.
Gli ammiratori di Elisabetta II sono ammaliati quando parlano del “servizio eroico” al quale la donna si è dedicata appieno.
L’ultimo pezzo è caduto nel 1997, davanti al principe Carlo, inviato ad assistere alla consegna di Hong Kong alla Repubblica Popolare Cinese. L’impero è stato sostituito dal Commonwealth delle Nazioni che comprende quasi tutte le ex colonie, protettorati e domini britannici. Il Commonwealth comprende 54 stati, 14 dei quali hanno ancora Elisabetta come monarca ad interim, anche se il sentiment in questi territori non è favorevole alla monarchia.
L’anno scorso lo stesso Carlo è stato costretto ad ascoltare affermazioni molto sgradevoli circa la possibilità di “sbarazzarsi dell’oppressione monarchica”.
Si trovava sull’isola di Barbados. L’ex colonia si era definitivamente rifiutata di considerare Elisabetta II come proprio monarca. I discendenti degli schiavi (dal XVII secolo gli inglesi portarono a Barbados circa 387.000 schiavi), essendosi liberati della regina, hanno proclamato la cantante Rihanna come propria eroina nazionale. Il tema del razzismo e della schiavitù erano già ben presenti nell’aria caraibica, ma Carlo di tanto in tanto si appisolava o faceva abilmente finta di dormire durante la cerimonia. I suoi occhi, infatti, volevano probabilmente chiudersi di fronte a diverse cose.
Il fratello minore di Carlo, il principe Andrea, è accusato di aver violentato una minorenne. Proprio quest’anno presso il tribunale di New York dovrebbe avere inizio una causa intentata ai suoi danni da Virginia Roberts Giuffre. La donna sostiene di aver fornito prestazioni sessuali al principe all’età di 17 anni e lo conferma con una foto dei due insieme. Sostiene che la foto sia stata scattata nella casa londinese di un buon amico di Andrea, Gillane Maxwell. Una giuria statunitense ha già dichiarato Maxwell colpevole di molestie su minori. Il suo ex amante e mecenate, il miliardario Jeffrey Epstein, era un pedofilo che è stato condannato in tribunale e in circostanze misteriose si è suicidato in una prigione statunitense. Epstein e Andrea erano amici intimi.
Alcune donne americane screditano gli uomini della famiglia Windsor. Lo zio di Elisabetta, il re Edoardo VIII, abdicò al trono nel 1936 dopo essersi innamorato dell’americana due volte divorziata, Wallis Simpson. Si diceva anche che fosse l’amante dell’ambasciatore tedesco a Londra, Ribbentrop, che poi divenne il ministro degli esteri della Germania nazista. Ribbentrop le avrebbe inviato regolarmente dei fiori. Che questo sia vero non è importante, ma sono arrivate fino ai giorni nostri fotografie di Edoardo e sua moglie che chiacchierano amabilmente con Hitler. Sappiamo che nel 1940 i tedeschi pianificarono la “Operazione Willi” con l’intento di riportare Edoardo al trono britannico rendendo allo stesso tempo Wallace Simpson regina. Si riporta una citazione dai telegrammi segreti dei nazisti che processarono il Duca e la Duchessa di Windsor (questi titoli furono dati alla famiglia di Edoardo dopo la sua abdicazione): “Quando un agente notò che anche la costituzione britannica poteva essere emendata durante la guerra, la Duchessa divenne molto pensierosa”.
Ora un’altra americana divorziata, l’ex attrice di serie TV Meghan Markle sta spietatamente versando sale sulle ferite createsi in seguito alla fine della relazione tra la regina e il suo amato nipote Harry. Sembrerebbe che, a differenza di Edoardo VIII, che rinunciò a un intero impero per amore, il principe non avesse motivo di rompere con la sua famiglia, ma ora si scopre che non è così. Quest’anno, Harry, che è partito per gli Stati Uniti, ha promesso di pubblicare un libro di memorie, destinato a diventare un bestseller e un altro duro colpo per la sua famiglia. Non ha nessuno da compatire: il principe è quasi in guerra con suo padre e suo fratello maggiore. C’è il grande sospetto che nella scandalosa intervista con Oprah Winfrey, in cui emergeva il razzismo della famiglia reale, Meghan stesse lanciando frecciatine avvelenate a suo suocero. Queste sono accuse molto pericolose per l’uomo che porterà la corona britannica.
Carlo e sua moglie Camilla stanno già lottando disperatamente per guadagnare consensi. I sondaggi, però, mostrano che la coppia si colloca molto dietro rispetto al numero 2 in linea al trono, ossia il principe Williame e la moglie Catherine la quale, per inciso, è una cittadina comune che si è adatta perfettamente al protocollo e alle convenzioni della corte reale.
Carlo non ha intenzione di cedere il trono a suo figlio. Dopo l’imbarazzo causato da Edoardo VIII, la parola “abdicazione” non si può più nemmeno pronunciare a corte. Nonostante la sua età più che avanzata, Elisabetta non ha intenzione di farsi da parte e continua ad essere il capo ufficiale della “ditta”, così hanno cominciato a definire la famiglia reale già durante il regno del padre di Elisabetta II. In questo ruolo la regina deve prendere decisioni difficili per il personale dell’azienda poiché quest’ultima deve sopravvivere. Elisabetta II ha privato spietatamente il nipote Harry e suo figlio Andrew di gradi e titoli militari onorevoli propri degli “uomini di valore”.
I battibecchi familiari sono una cosa, ma gli affari finanziari della “ditta” vanno bene. La fortuna personale di Elisabetta II si attesta ora a circa mezzo miliardo di dollari, con un patrimonio totale della famiglia stimato a 28 miliardi di dollari. La maggior parte di questi appartiene al cosiddetto “Crown Estate“. I monarchi sono i più grandi proprietari terrieri della Gran Bretagna: possiedono vasti appezzamenti di terra, compresi alcuni oltre i confini del Paese. L’elegante Savoy Hotel di Londra si trova su un lotto di proprietà della Corona, così come la via dello shopping Regent Street. I monarchi britannici possiedono storicamente tutto l’oro e l’argento che viene trovato nel Paese. La “ditta” possiede Buckingham e Kensington Palace a Londra, il castello di Windsor, l’Holyrood Palace a Edimburgo e l’Hillsborough Castle in Irlanda del Nord. La regina possiede la tenuta di Sandrigham nel Norfolk e il castello di Balmoral in Scozia.
“Il Crown Estate è un trust, una specie di partnership pubblico-commerciale. I monarchi non gestiscono né dispongono direttamente di nulla, ma ricevono ogni anno un 25% costante di reddito sotto forma di sovvenzione reale, una media di circa 100 milioni di sterline. Questo denaro è destinato alle spese ufficiali: viaggi, ricevimenti, sicurezza e manutenzione del palazzo. Il Ducato di Lancaster, di proprietà della Regina, genera altri 20 milioni di sterline circa. Il principe Carlo, l’erede al trono, guadagna grazie al suo altro ducato, la Cornovaglia. Qui ha organizzato una propria impresa agro-industriale. Tutto questo, più l’affitto dei terreni, genera a Carlo diverse decine di milioni di sterline all’anno.
È un business redditizio. I Windsor hanno molto da perdere, anche se formalmente non gli toglieranno nulla e difficilmente lo faranno nel prossimo futuro. Il moderno establishment britannico non ha alcuna intenzione di abbandonare i titoli pomposi, gli ordini e le giacche cerimoniali, i cavalierati e il taglio cerimoniale dei nastri.
È difficile spiegare perché la monarchia britannica sia ancora in vita. Non si può praticamente parlare di persone scelte o di elevati valori morali: infatti, la famiglia reale è oggi al centro di diversi scandali che hanno imparato a trasformare in serie di intrattenimento per il grande pubblico, appassionato delle vite di personalità ricche e famose.
Il trono britannico versa oggi in uno stato malandato, ma si sta aprendo un nuovo capitolo: prima o poi Elisabetta II dovrà lasciare il posto al suo erede.