La follia gender della Boldrini: “non date le Barbie alle bambine”

La battaglia dell’ex presidente della Camera Laura Boldrini contro ogni stigma possibile legato al sesso le sta sfuggendo di mano, tanto da invitare i genitori a non dare le Barbie alle bambine. Lo ha detto davvero, durante il festival “Il libro possibile” a Polignano a Mare: «Io penso che sia la cultura a dovere cambiare. Bisogna iniziare nelle scuole, con l’educazione a non dividere i compiti», incalza, «a non dare alle bambine le pentoline e le Barbie ma a farle sognare in grande».

Proprio Barbie ha contribuito culturalmente all’emancipazione femminile negli ultimi quarant’anni. Sin dagli anni Ottanta, la famosa bambola dal marchio Barbie ha abbracciato ogni categoria sociale. Dalla Barbie donna in carriera in poi (che di giorno portava il tailleur da manager e di sera si trasformava nella regina della festa), infatti, l’icona Mattel ha aiutato le bambine a non avere limiti. Abbiamo assistito, sul commercio, a Barbie di tutte le taglie e di tutti i colori, sulla sedia a rotelle, con l’apparecchio acustico, gravide, addirittura abbiamo visto Ken (tipico fidanzato della bambola in questione) con la vitiligine.

Perché i genitori non dovrebbero comprare le bambole alle bambine? I ragazzini non dovrebbero essere liberi di scegliere i propri giochi?

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