Sondaggi politici: Pd e Salvini a picco, volano Meloni e M5s

Parla chiaro l’ultimo sondaggio politico di Ipsos per il Corriere della Sera, con i rapporti di forza nel centrodestra e nel centrosinistra che, due mesi dopo il voto dello scorso 25 settembre, ormai sembrerebbero essere definiti non senza qualche sorpresa.

Tra le fila della maggioranza di governo sembrerebbe essere inarrestabile la crescita di Giorgia Meloni, con i Fratelli d’Italia che sarebbero passati dal 26% delle politiche all’attuale 31,4% attestato dal sondaggio.

Una crescita questa di FdI avvenuta soprattutto a discapito degli alleati Lega e Forza Italia; in particolare sembrerebbe essere quasi irreversibile il declino di Matteo Salvini che, a inizio anno, si giocherà buona parte della sua leadership del Carroccio in occasione delle elezioni regionali in Lombardia.

Considerando anche Noi Moderati, stando al sondaggio il centrodestra nel suo complesso avrebbe comunque aumentato il proprio consenso, segno di come la nascita del governo Meloni finora sia stata accolta bene da parte degli elettori.

L’altro grande protagonista del sondaggio politico di Ipsos sarebbe il Movimento 5 Stelle, ormai stabilmente seconda forza politica del Paese e prima per quanto riguarda il solo novero dell’opposizione.

Giuseppe Conte infatti avrebbe completato il sorpasso nei confronti del Partito Democratico, con i dem che appaiono allo sbando tanto che Enrico Letta ha deciso di anticipare le primarie per la segreteria da marzo a febbraio.

Per capire i motivi di tanta fretta basta dare uno sguardo a quest’ultimo sondaggio, con il Pd che avrebbe ceduto parte dei suoi voti anche all’Alleanza Verdi-Sinistra e a Unione Popolare, il movimento che fa capo a Luigi De Magistris.

In calo ci sarebbe pure il terzo polo, con il tandem Azione-Italia Viva che per il sondaggio avrebbe perso un punto percentuale rispetto al risultato delle elezioni: il partito di Carlo Calenda e Matteo Renzi è da tempo in mezzo al guado, tra un complimento a Giorgia Meloni e una alleanza con il Pd come nel caso delle regionali nel Lazio, con il quadro del centrosinistra che con ogni probabilità sarà più chiaro solo dopo le primarie del Partito Democratico.

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