L’ex presidente USA non si arrende sullo scenario politico, anzi. La sfida di Donald Trump è di mettere fine alla guerra tra Russia e Ucraina “in un giorno”. Questo il succo del suo discorso durato più di cento minuti, interrotto più volte dagli applausi e dal grido “Usa Usa Usa”, che Trump ha tenuto per la sua campagna presidenziale per il 2024 sul palco del Cpac, la convention repubblicana in corso nell’area di Washington Dc.
Trump ha avvertito del rischio della Terza guerra mondiale, che solo lui sarebbe in grado di “evitare”, ha attaccato i Paesi Nato per non aver messo gli stessi soldi degli Stati Uniti, accusato l’Organizzazione mondiale della Sanità di essere controllata dalla Cina, “nonostante metta solo 39 milioni di dollari” l’anno per un miliardo e quattrocento milioni di cittadini, “mentre gli Stati Uniti 450 milioni per 350 milioni di persone”.
Lunghi attacchi all’Oms, quella che “nasconde le epidemie”, ma la Cina, ha promesso Trump, dovrà “rispondere” per aver innescato il diabolico meccanismo della pandemia da Coronavirus. Pare che l’intenzione di Trump sia quella, qualora venisse eletto, di bloccare l’import cinese per quattro anni, togliendo a Pechino lo status speciale di partner commerciale.
L’ex presidente ha epitetato come “criminali” Joe Biden e il figlio Hunter, messo in guardia dall'”invasione dei clandestini”, dal pericolo del “deep state”, il mondo dei burocrati di Washington, da quello dei “marxisti”, “comunisti”, “drogati”, le gang criminali, i trafficanti di oppioidi, e promesso che quando tornerà alla Casa Bianca, completerà il muro al confine con il Messico, aggiungendo altri 300 chilometri di barriera.
Trump è pronto alla sua “battaglia finale”.