UE, raggiunta l’intesa sul Patto di Stabilità. Gentiloni: “Per l’Italia ottime prospettive”

Dopo settimane di messaggi trasversali, una contrapposizione su gran parte delle trattative preliminari, e soprattutto dopo la lunga melina dei tedeschi che stava portando allo stallo, i 27 Stati dell’Ue hanno un’intesa su come far avanzare i lavori per rivedere la governance economica nell’Unione. E’ il segnale che la riforma del Patto di Stabilità e crescita europeo si può fare. Al prossimo consiglio Ecofin di Bruxelles in calendario il 14 marzo è attesa dunque una dichiarazione di “convergenza” per grandi linee sulla riforma, che sorvolando sui punti controversi, consentirà di chiedere alla Commissione di proseguire il lavoro per formulare una proposta legislativa in aprile. “Sono fiducioso”, ha detto il commissario Ue all’Economia, Paolo Gentiloni, parlando di “auspicio fondato”. Il nuovo Patto potrà così veder la luce entro fine anno, quando scadrà la clausola di salvaguardia che ha sospeso le regole economiche all’inizio della pandemia. Già oggi, intanto, la Commissione presenterà gli orientamenti sulle politiche di bilancio per il 2024, con le indicazioni per i Governi per definire i programmi di stabilità. Con la svolta sulla riforma del Patto si va avanti dunque sulle nuove regole che consentiranno aggiustamenti di bilancio più graduali, tenendo in considerazione le singole posizioni nazionali di partenza, con piani individuali a “medio termine”, all’insegna di una nuova “titolarità” dei Governi sui conti pubblici. L’intesa è sulla necessità di aver nuove regole e di ridurre in maniera sostenibile e credibile i debiti più alti.

“Il possibile accordo che si profila sulla revisione del Patto di stabilità e di crescita “visto nell`ottica di un paese come l`Italia, certamente ha una maggiore gradualità nella riduzione del debito, c`è un incentivo agli investimenti, che produce ancora maggiore gradualità, e quindi certamente è una ottima operazione”. Lo ha affermato il commissario europeo all’economia, Paolo Gentiloni durante la conferenza stampa sulle linee guida Ue per i Bilanci 2024. “Io penso che sia un accordo che rappresenta un compromesso molto avanzato e che questo compromesso sia nell`interesse della stragrande maggioranza dei paesi europei – ha proseguito Gentiloni. Anche da parte di paesi che hanno attenzione all`applicabilità delle regole europee c`è un interesse. Non è un caso, secondo me, che uno dei contributi più utili alla discussione, e poi anche agli orientamenti della Commissione, sia venuto da una coppia di paesi, diciamo inusuale come sono stati la Spagna e l`Olanda. Questo dice quanto ci sia un possibile interesse da diversi fronti e ci sia meno quella situazione di trincee contrapposte che c`è stato nel corso degli anni sulle regole fiscali. O almeno spero”, ha concluso.

“Confermiamo che la clausola di salvaguardia generale del patto di stabilità e crescita, che prevede una deviazione temporanea dai requisiti di bilancio applicabili di norma in caso di grave recessione economica, sarà disattivata entro fine anno”. Lo ha affermato Paolo Gentiloni, Commissario europeo per l’Economia, durante la conferenza stampa della Commissione Europa sugli Orientamenti fiscali per il 2024. “La fine del periodo in cui era in vigore la clausola di salvaguardia generale comporterà una ripresa delle raccomandazioni specifiche per paese sulla politica di bilancio, quantificate e differenziate in base ai problemi di debito pubblico degli Stati membri”, ha aggiunto Gentiloni.

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