Lampedusa strapiena di migranti, il sindaco: “governo coraggioso ma UE è sorda”

L’isola di Lampedusa è al collasso sulla questione migranti, e il sindaco Filippo Mannino è arrivato a “sperare nel mare brutto per poter tirare il fiato”. Il problema non riguarda solo Lampedusa. “C’è un’emergenza umanitaria in corso e va affrontata in maniera differente”.

Ci sono stati sbarchi ininterrotti negli ultimi giorni, che hanno portato circa 3mila arrivi. Poi sono partiti i trasferimenti aerei di migranti per alleggerire la pressione sull’hotspot che ospita circa 2700 persone (su una capienza di 400).

“Dal mese di ottobre continuiamo ad avere numeri che mi ricordano quelli della primavera araba”, dice il sindaco di Lampedusa. “Ed è una condizione che riguarda anche il resto della Sicilia e le coste della Calabria. Non ci si può indignare soltanto quando ci sono tragedie come quella di Cutro. E poi, appena cala l’attenzione mediatica, tutto passa nel dimenticatoio o si trasforma in bagarre elettorale.

Per quanto concerne il nuovo decreto migranti approvato dal governo Meloni, il sindaco vede “scelte coraggiose. Che però non devono essere fatte solo dall’Italia ma dall’Europa. Si parla di canali d’ingresso legali, di visti più veloci, di decreto flussi. Tutte cose di cui si parla da anni”.

Il problema è legato al silenzio dell’Unione Europea: “Noi siamo al centro del Mediterraneo e non possiamo fare altro che accoglierle ma poi bisogna occuparsene. C’è un’emergenza umanitaria in corso che va affrontata in maniera differente. Ma l’Europa è sorda, silente. Basta pensare che il testo unico dell’immigrazione è ancora la Bossi-Fini”.

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