Non usa mezze misure parlando di quanto è successo in Emilia Romagna Vittorio Sgarbi, intervistato da La Verità, il quale ha detto schiettamente: “spero che gli ambientalisti la smettano di cianciare di pale eoliche e fotovoltaico. Che per il nostro territorio rappresentano una rovina al pari di un’alluvione. Capiranno una buona volta i paladini del green che i problemi veri sono altri?”.
Il sottosegretario alla Cultura invita gli ambientalisti a rendersi utili e a preoccuparsi dell’emergenza in Emilia: “Che vadano a spalare fango in Romagna”. Sgarbi poi si rivolge a coloro che improvvisano teorie sul cambiamento climatico, come Christian Raimo o Mario Tozzi, che addebitano le drammatiche alluvioni al turismo incontrollato. “Non sanno quello che dicono. Di quale cementificazione parlano? È crollata una montagna su tanti luoghi incontaminati. Cosa c’entra il turismo? Cosa c’entra lo sviluppo economico?”.
L’assessore alla Bellezza della città di Viterbo si dice contrariato in merito alle mistificazioni messe in campo da chi professa la scienza incompetentemente. “Il cambiamento climatico non c’entra assolutamente niente. Paragono gli eventi dell’Emilia Romagna a un terremoto del sesto grado. Cosa puoi fare contro un terremoto? Una violenza della natura che non si aspettava quasi nessuno. Imprevedibile, e per molti versi inevitabile”.