Riparte il confronto tra il Governo e i sindacati. Dopo le manifestazioni unitarie che per tre sabati di fila hanno visto Cgil, Cisl e Uil in piazza, arriva la convocazione per un incontro a Palazzo Chigi martedì prossimo 30 maggio, esattamente un mese dopo il confronto convocato dalla premier Giorgia Meloni alla vigilia del Consiglio dei ministri del primo maggio che ha dato il via libera al decreto lavoro. Diversi i temi all’ordine del giorno: nella convocazione, indirizzata ai segretari generali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, il Governo spiega che l’incontro servirà per “impostare il lavoro” su riforme istituzionali, delega fiscale, inflazione, pensioni, sicurezza sul lavoro e produttività. All’appuntamento della prossima settimana seguiranno l’avvio o la prosecuzione di tavoli specifici con i ministeri interessati.
I sindacati apprezzano il riavvio del confronto ma chiedono che sia strutturato e dia risposte. “Sentiremo cosa intende rispondere alle nostre piattaforme e alle richieste che arrivano anche dalle piazze. Se le prime manifestazioni producono il fatto che il Governo riapre il confronto, bene, è quello che chiediamo. Però il punto, adesso, sono i contenuti e le risposte”, commenta il segretario generale della Cgil Maurizio Landini. E comunque, sottolinea, dall’ordine del giorno “mancano cose che stiamo chiedendo: non si parla di superare la precarietà, di sanità e rinnovo dei contratti e bisogna capire quali spazi di modifica ci sono sulla delega fiscale”. Parla di “ottima notizia la convocazione del Governo” per martedì 30 maggio il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra: “Ora bisogna consolidare e dare stabilità al dialogo sociale impostando un’agenda partecipata, riprendendo i tavoli avviati, rafforzando l’azione comune contro l’inflazione e per una nuova politica dei redditi”.