Migranti, Meloni media in Europa ma Ungheria e Polonia pongono il veto

Si è concluso senza l’accordo sulle migrazioni il vertice dei capi di stato e di governo dell’Unione europea. Ungheria e Polonia hanno posto il veto sulla questione dei ricollocamenti obbligatori e il presidente del consiglio Ue, Charles Michel, ha affidato alla premier italiana Giorgia Meloni il compito di tentare una mediazione con Viktor Orban e Mateus Morawiecki, ma la trattativa non ha prodotto alcun risultato ed è stato Michel, poi, a spiegare che «il mancato accordo sui migranti è stato causato dal veto di Polonia e Ungheria». Meloni si è comunque dichiarata soddisfatta dell’esito del summit, soprattutto per quanto riguarda l’approvazione, da parte dei leader, delle conclusioni sulle «relazioni esterne e sul Mediterraneo orientale». cioè il capitolo che considera l’accordo in fase di negoziazione con la Tunisia come un modello da replicare in futuro con i partner della regione. Il Consiglio, si legge, «ha avuto una discussione strategica sui rapporti con il vicinato meridionale e saluta con favore il lavoro svolto per una partnership con la Tunisia benefica per entrambe le parti».

“Per noi le conclusioni del Consiglio europeo sono un’ottima base di partenza. Su migrazione, Tunisia, flessibilità nell’utilizzo dei fondi per quello che riguarda le materie economiche, sui primi passi per un fondo sovrano europeo, ci sono le posizioni italiane”, aveva detto ieri mattina Giorgia Meloni, prima dello stop di Polonia e Ungheria. “Sul tema delle migrazioni quello che oggi c’è scritto nelle conclusioni del Consiglio europeo era probabilmente impensabile otto mesi fa. Siamo davvero riusciti a cambiare il punto di vista, anche col contributo di altre nazioni, dall’annosa divisione tra Paesi di primo approdo e Paesi di movimenti secondari a un approccio unico”, ha detto la premier.

La sessione si è occupata anche dei rapporti con la Cina e del dossier economia. “Sulla Cina abbiamo avuto una discussione strategica. L’Ue e la Cina hanno un interesse comune in una relazione stabile e costruttiva basata sulla reciprocità economica, riducendo al contempo le vulnerabilità. L’Ue promuoverà sempre i propri valori e interessi e continuerà a impegnarsi con la Cina per affrontare le sfide globali”, ha scritto in un tweet il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, dopo l’adozione delle conclusioni sulla Cina al vertice Ue. Nel testo si legge che L’Unione Europea e la Cina, “continuano a essere importanti partner commerciali ed economici”. L’Ue cercherà di garantire “condizioni di parità” in modo che le relazioni commerciali ed economiche siano equilibrate, reciproche e reciprocamente vantaggiose. In linea con l’agenda di Versailles, l’Unione Europea continuerà a “ridurre le dipendenze e le vulnerabilità critiche, anche nelle sue catene di approvvigionamento, e a ridurre i rischi e a diversificare dove necessario e appropriato”. “L’Unione Europea non intende “disaccoppiare” o “ripiegarsi su se stessa”.

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