Fisco: concordato aiuta 4 milioni di partite Iva e contrasta evasione

Il concordato preventivo biennale, approvato in Cdm, interessa 4 milioni di partite Iva (2,42 milioni di soggetti sottoposti agli indici sintetici di affidabilità, gli ex studi di settore e 1,7 milioni di forfettari), che grazie a questa misura potranno ricevere una proposta dal Fisco aiutando a capire come pagare le tasse nei due anni successivi. I soggetti a cui questa misura si rivolge, inizialmente, erano solo coloro con un voto di almeno 8 nelle pagelle dell’affidabilità fiscale. Ora la platea viene ampliata: l’adesione al concordato è aperta a tutti. Salta la richiesta di porre un tetto del 10% al reddito, mentre viene dato più tempo ai contribuenti per aderire: potranno farlo entro il 15 ottobre.

“Arrivato il decreto attuativo sul concordato biennale ed è subito attacco dalla sinistra. Una riforma fiscale che l’Italia aspettava da 50 anni. Un fisco che con gli anni era diventato sempre più nemico delle imprese e che aveva più le sembianze di bullismo verso le attività economiche che un alleato. Basti pensare che nell’ultimo decennio abbiamo perso oltre un milione di autonomi e partite iva. La sinistra è stata per anni nemica giurata delle imprese, ma finalmente questa cappa asfissiante si sta diradando e l’Italia può tornare a sperare in un futuro migliore. Nessuna partita iva vuole un ‘fisco amico’, ma un fisco umanamente sopportabile. Nelle regole fiscali che la sinistra ci ha regalato in questo decennio c’erano solo vessazioni”. Lo dichiara il vice responsabile nazionale del Dipartimento Imprese e mondi produttivi di Fratelli d’Italia, Lino Ricchiuti.

“Altro che favore ai furbi, il concordato per le partite Iva varato dal governo Meloni servirà a contrastare l’evasione in maniera più efficace. Inoltre, il fatto che sia esteso a tutti, senza la ‘pagella’ sugli indici di affidabilità, consentirà proprio di contenere i fenomeni elusivi e evasivi. Grazie a questo punto di svolta dato dal concordato, in sostanza, sarà più conveniente pagare che evadere e alle persone titolari di partita iva sarà data la possibilità di pensare al proprio lavoro senza il timore di cadere nell’errore a causa di una normativa troppo farraginosa”, così la senatrice di Fratelli d’Italia Francesca Tubetti.

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