Taglio dell’Irpef agricola, ma non basta ad allontanare i trattori da Roma.
La capitale si prepara a ospitare tre manifestazioni nei prossimi giorni e un presidio di mezzi a partire da stanotte.
Il testo depositato dal Governo, prevede l’esenzione totale dell’Irpef per i redditi fino a diecimila euro e un dimezzamento per quelli tra i dieci e i quindicimila. La misura avrà la durata di due anni e costerà circa 220 milioni per il 2025 e poco più di 130 milioni per il 2026; le risorse vengono recuperate dal fondo per l’attuazione della delega fiscale.
Si tratta, ha detto la presidente del consiglio Giorgia Meloni, di un intervento “proposto dal Governo su mio preciso indirizzo”, realizzando “un intervento progressivo che esenta maggiormente” chi è in “più in difficoltà ed esclude” chi “oggettivamente” non ha bisogno. Una “proposta più equa”, che “raccoglie le istanze” del mondo agricolo.
Esulta il vicepremier Matteo Salvini che sui social la definisce “una vittoria per agricoltori, allevatori e produttori” e sottolinea: “La Lega è e sarà sempre al fianco di chi porta i sani prodotti italiani sulle nostre tavole”, mentre il Pd rilancia chiedendo un esonero per tutti senza i paletti del reddito.
Ma per i diretti interessati non basta; duro il presidente di Altragricoltura Gianni Fabbris: “La politica farebbe bene ad assumersi le proprie responsabilità e non ridurre tutto alle mance dell’Irpef” e annuncia l’arrivo stanotte nella capitale di cento trattori da diverse regioni in attesa della manifestazione di Popolo Produttivo domani alle 12.00 davanti al Campidoglio. Il sit-in sarà anticipato dalla sosta di due trattori la mattina davanti al Colosseo e si svolgerà quasi in contemporanea con la protesta del Cra agricoltori traditi a Circo Massimo.