Negli ultimi giorni le dichiarazioni del governatore pugliese Michele Emiliano in merito all’aneddoto raccontato su un palco di Bari in riferimento ad una vecchia sua visita a casa della sorella del boss Antonio Capriati in compagnia di Antonio Decaro, oggi sindaco di Bari e allora assessore, per “affidarglielo” in vista dei sopralluoghi per le ZTL a Bari Vecchia, stanno generando una bufera di polemiche. Le affermazioni del governatore PD allargano lo spettro sulle ipotesi di infiltrazioni mafiose nel Comune di Bari. Ad ingigantire i dubbi, adesso, sono le dichiarazioni provenienti dai familiari di un altro clan. Il figlio del boss Franco Strisciuglio, Gaetano, ha raccontato a Michele Nacci, secondo dei non eletti della lista Di Rella un contatto avuto con Emiliano. Il clan in question sarebbe nato verso la fine degli anni Novanta, proprio da una scissione dalla famiglia Capriati. Come si legge su La Verità, da una intercettazione sarebbe emerso il nome del governatore pugliese. Strisciuglio avrebbe detto a Nacci: “mo è venuto Michele Emiliano, mo! (…) mi venne a trovare a lavoro! Mi abbracciò e mi baciò” e alla domanda di Nacci “che disse?”, Strisciuglio avrebbe risposto “andava cercando me…andava trovando una cosa…“. A seguire parole incomprensibili. Per quale motivo Emiliano avrebbe contattato il figlio del boss? Cosa “andava cercando”? Al momento ancora non sono chiari i motivi di questa visita presso la famiglia Strisciuglio da parte del governatore, ma questa intercettazione rappresenta un altro indizio sui possibili contatti con la mafia su cui deve essere fatta luce.