Caso Bari: le otto versioni di Emiliano

Si aggrava ed infittisce sempre di più la posizione del governatore della Puglia Michele Emiliano che sulla grave vicenda che sta coinvolgendo il Comune di Bari e il Sindaco Decaro cambia versione ormai quasi ogni giorno. Ad oggi, il Governatore della Puglia Emiliano ha raccontato ben otto versioni differenti tra loro. Serve chiarezza su quanto accaduto. Dalla segreteria del Partito Democratico, invece, non è ancora arrivata alcuna dichiarazione in merito: il silenzio, in questi casi, diventa assordante.

Le versioni del Governatore Emiliano

Nel corso di una manifestazione organizzata a sostegno del sindaco di Bari, Antonio Decaro, dopo la decisione del Viminale di nominare una commissione d’accesso per verificare se sussistano i presupposti per lo scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose, il governatore Michele Emiliano ha pronunciato frasi di una gravità inaudita che fanno venire i brividi: “Andammo a casa della sorella di Capriati, il boss di quel quartiere, io gli andai a dire vedi che questo ingegnere è assessore mio… quindi se ha bisogno di assistenza te lo affido“ (clicca qui per approfondire cos’è successo).

Da quel momento si sono susseguite ritrattazioni e cambi di versione di come sarebbero andati i fatti, una dietro l’altra. Ma poi spunta la foto del Sindaco Decaro con la sorella del boss Capriati. Poi, in un’intervista al Tg1 il governatore della Puglia Michele Emiliano ha ribadito di essere andato a parlare con la sorella del boss Capriati, invece che rivolgersi alla Procura della Repubblica (clicca qui per vedere l’intervista). La sinistra farebbe bene a condannare quanto accaduto invece che tacere offrendo agli italiani uno spettacolo inqualificabile.

Perché la Schlein non dice una parola?

“La cosa veramente sconvolgente di questa vicenda è che siamo arrivati all’ottava versione. Non parliamo di versioni rese da giovani e inesperti amministratori, forse timorosi che una frase possa essere stata mal compresa. Qui c’è una storia che va avanti da giorni con versioni datate. È un minuetto tra i due: ‘Io c’ero’, ‘non c’ero’, ‘non c’è stata la passeggiata’.

Al Tg1 il governatore dice che ‘non ricorda un fatto di 18 anni fà, ma due anni prima lo ricordava bene su TeleNorba. Si è sbagliato completamente a protestare contro un atto del ministro Piantedosi, con un esito mai scontato e mai prodromico allo scioglimento del consiglio comunale. Non condivido i silenzi più che le parole della Schlein, perché bisognerebbe avere il coraggio, davanti ad un errore dei suoi nella esternalizzazione di un fatto, di dire ‘hanno fatto un caz..’.

Con le stesse parole pronunciate da un esponente di destra, come avrebbe reagito il Pd? Come la Schlein? O qualcuno avrebbe invocato la magistratura o chiesto le dimissioni? Poi certo, della norma sullo scioglimento si può parlare. Sta al parlamento verificarne i limiti, nella consapevolezza che è usata contro il mostro mafioso, non perché un sindaco ha messo la fascia alla rovescia”, ha dichiarato il Presidente di Fratelli d’Italia alla Camera Tommaso Foti.

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