Per il governatore uscente Vito Bardi in Basilicata, considerato che a breve, domenica, si andrà alle urne, il centrodestra ha voluto dimostrare la sua compattezza anche sul palco di Potenza per il comizio finale. Il premier Giorgia Meloni, come sempre, si spende con molto entusiasmo e determinazione con il suo discorso: “Per me è importante raccogliere una boccata d’ossigeno stando qui in piazza. Io non mi risparmierò per amore della nazione”. La sua coalizione di governo “ha una visione comune, noi stiamo insieme per scelta e non per interesse, sono gli altri i governi messi insieme con lo scotch”.
“Lo Stato non deve rompere le scatole a chi produce ricchezza – ha sottolineato la premier parlando delle politiche economiche del governo – i risultati del governo sono certificati da diversi indicatori che dicono che l’Italia, pur in una situazione intorno a noi esplosiva, sta facendo meglio di altri Paesi“. Quindi ha rivendicato le misure sul “fisco amico” che è quello che “ti chiede di pagare il giusto e spende bene i tuoi soldi”. E ancora rivolta alla sinistra ha affermato: “Voglio portare alle forze dell’ordine la solidarietà per l’ennesima aggressione subita qualche giorno fa all’Università Sapienza di Roma, su cui nessuno nella sinistra ha espresso solidarietà, probabilmente perché simpatizzano più con chi li ha aggrediti”.
Giorgia Meloni ha parlato anche del problema della sanità, additando tra le cause anche il numero chiuso a Medicina. “Non mi vengano a fare la morale sui soldi alla sanità. Schlein ha detto che le tasse sono belle perché ci si paga la sanità. Noi siamo il governo che ha messo più soldi della storia d’Italia sulla sanità: 134 miliardi di euro nel 2024 sulla sanità. In rapporto al Pil 6,88% la più alta percentuale di sempre”. Più “la sinistra si straccia le vesti – ha anche detto – più io ho la certezza di stare dalla parte giusta”. Ha quindi accusato gli avversari di dire falsità e di inventare fake news. ”E’ finita la Repubblica delle banane... Non sto dicendo che va tutto bene, ma ce la stiamo mettendo tutta. E lo faccio perché me lo chiedete voi. Fisicamente non potevo lavorare di più…”.