G7: accordo sugli asset russi per l’Ucraina

 

Nel primo giorno del G7 i leader raggiungono l’accordo su nuovi aiuti all’Ucraina; riuniti a Borgo Egnazia, in Puglia, i Capi di Stato e di Governo dei 7 (Stati Uniti, Germania, Francia, Italia, Regno Unito, Canada, Giappone.

 

Ieri l’accordo politico, in cui il G7 ha rinnovato il patto per il sostegno politico, militare ed economico all’Ucraina senza incertezze, complice anche la presenza a Fasano del presidente ucraino Volodomir Zelensky che ha partecipato a una sessione allargata del G7.

 

“Ora bisogna creare nel più breve tempo possibile i presupposti tecnici per l’attuazione. Ma sono contento che tutti gli sforzi delle ultime settimane e mesi abbiano dato i loro frutti”, ha specificato il cancelliere tedesco Olaf Scholz parlando di una “decisione storica”, di un “passo importante, buono e necessario” compiuto “al momento giusto”.

 

Nella stessa giornata, Zelensky ha siglato accordi di sicurezza decennale con Stati Uniti e Giappone. “Oggi, gli Stati Uniti mandano un segnale forte del nostro fermo sostegno all’Ucraina”, ha annunciato Biden; di fatto, “solo con il nostro sostegno l’Ucraina potrà resistere”.

 

E l’impegno americano in questa direzione sarà sostanziale per dieci anni. Il presidente ucraino ha ringraziato i suoi alleati, invitandoli però ad “accelerare” le consegne di armi e munizioni: “Stiamo ancora cercando ulteriori Patriot”, ha ricordato, “Vi chiedo anche di fare tutto il possibile per accelerare l’addestramento dei piloti di F-16”.

 

L’esercito ucraino, privo di munizioni e di uomini, è in difficoltà, soprattutto a causa del ritardo nella consegna dei rifornimenti militari.

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