Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito, postando sulla pagina X il link a un articolo in cui viene ripercorsa la storia di sette famiglie che a Parigi hanno fatto causa a TikTok, con l’accusa di aver messo in pericolo i loro figli a causa di contenuti che incitano alla violenza e all’autolesionismo, sottolinea il problema generazionale che la nostra società sta affrontando. I social una scatola internetica di “contenuti devastanti”. «Ecco perché, a dispetto di chi è rimasto ancora allo slogan “vietato vietare”, è importante inibire l’utilizzo dei social sotto i 15 anni. Ci sono contenuti spesso devastanti che rischiano di rovinare i nostri giovani», scrive Valditara. Pochi giorni fa il ministro aveva presentato due proposte per contrastare il dilagante fenomeno del cyberbullismo: l’obbligo di presentare la carta d’identità per accedere ai social network e il divieto assoluto per i minori di 16 anni. Per il ministro, i social amplificano le «pulsioni più vigliacche e ignobili delle persone», consentendo a profili falsi di insultare e denigrare impunemente. Inoltre Valditara ha già emanato una circolare che vieta l’uso dei cellulari fino alla scuola secondaria di primo grado.