Il direttore editoriale del Secolo Italo Bocchino e l’ex leader del Pd Pierluigi Bersani si sono resi protagonisti di un faccia a faccia pungente su La7. Sul lavoro in Italia, l’ex ministro cita i dati Istat: cala l’occupazione giovanile, crescono gli inattivi (+337mila), il 56% dei contratti part-time è involontario. “Lavoro precario e sottopagato, il governo guardi la realtà” attacca Bersani in studio. Bocchino replica seccamente, in collegamento esterno: “Meloni purtroppo conosce i problemi che le sono stati lasciati in dote da Bersani e da tutta la sinistra”. E ancora: “L’Istat dice il contrario di quello che ha sostenuto Bersani: abbiamo avuto un record di occupazione a tempo indeterminato. L’ultimo rapporto Ocse dice che l’Italia è cresciuta del 3,4%, cioè è il paese che cresce di più in assoluto tra i paesi dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico. È ancora poco perché eravamo arretratissimi: la sinistra di Bersani ci ha lasciato una situazione devastante. Purtroppo i dati che riporta Bersani sono completamente falsi“.
Nel botta e risposta incandescente si alzano anche i toni: “Trattieniti, i numeri sono esatti” tuona Bersani. “Non mi minacci” replica Bocchino. Tensione alle stelle. Ma il direttore editoriale del Secolo non ci sta: “Non mi minacci, non mi spaventi”. Il duello finisce con l’ex segretario dem ossessionato nel suo tormentone che torna a ripetre che i suoi “sono dati esatti. Mi fa paura che un governo e i suoi sostenitori non siano in grado nemmeno di pronunciare i problemi”. Gli elettori, invece, come confermano gli ultimi sondaggi che danno FdI in ulteriore crescita, sono in grado di capire benissimo dove sta la ragione.