De Luca in guerra con Pd e governo: vuole terzo mandato. Meloni? “Ha paura di me”

Il governatore campano Vincenzo De Luca dopo la decisione del Consiglio di ministri di impugnare la “sua” legge elettorale commenta: “Pensare che Meloni, in questo quadro tormentato di guerre e tragedie, abbia voluto trovare il tempo per interessarsi della legge della Regione Campania è un motivo di orgoglio. Godere dell’attenzione di un presidente che ha familiarità con i potenti del mondo è un motivo di soddisfazione per un modesto artigiano della politica. La motivazione di tanta attenzione di Meloni è la paura degli elettori e, forse, anche di De Luca”. Il presidente della Campania cita Papa Wojtyla: “Non abbiate paura“ (degli elettori), il presidente non ha dubbi: “Quella del governo è una decisione contra personam, Meloni ha paura di me”. Attacca anche Stefano Bonaccini, ex presidente dell’Emilia- Romagna e oggi eurodeputato Pd: “Qualcuno mi ha fatto rilevare che Bonaccini sta parlando molto in questo periodo. Non si è ricandidato, dice, per un atto di generosità? Ma lì non si può candidare perché la loro legge, approvata da Errani nel 2014, è diversa e non poteva farlo”. Poi aggiunge: “La Campania si muoverà in un contesto di legalità”. Ovvero: ci difenderemo davanti alla Suprema Corte chiedendo se esiste ancora una legge uguale per tutti. Ma il rischio che la Consulta bocci è alto, anche alla luce delle recenti sentenze. Dalla parte di De Luca il Pd non ci sarà. Igor Taruffi ha ribadito quanto già detto dal commissario regionale Antonio Misiani: “Non ci possono essere terzi mandati per chi ricopre incarichi monocratici come presidente di Regione o sindaci di città italiane. Riteniamo che anche in Campania sia normale e fisiologico trovare un ricambio” e “andare oltre l’attuale presidente della Regione Campania”.

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