Chi di spada ferisce di spada perisce. Andrea Scanzi ha attaccato la leader di Fratelli d’Italia pubblicando i risultati di un tool che individua gli account falsi su Twitter. Ma consultando lo stesso strumento si scopre che, in termini percentuali, il giornalista ne ha di più.
Che figuraccia! Il giornalista, mai tenero con Giorgia Meloni, aveva trovato un nuovo modo per andare all’attacco della leader di Fdi, partito sempre più apprezzato dagli elettori, stando agli ultimi sondaggi.
Chi è finito nel mirino di Scanzi, questa volta? Accuse assai blande, in effetti: al centro della disputa finiscono i fan sui social della Meloni.
Pensando di avere in mano uno scoop clamoroso, di quelli che da soli sono capaci di sovvertire gli equilibri politici nazionali ed internazionali, Scanzi non ci ha pensato su ed ha pubblicato su Facebook (!) il seguente pensiero:
“Premesso che (da anni) Twitter è più inutile di Gasparri, diciamo che questo dato mi stupisce quanto uno scudetto della Juve. Anche perché, a differenza degli ultrà fascio-sovranisto-cazzari, io non guardo i porri ma Report. E certi dubbi lì avevo già”.
Conveniamo esserci del talento: in sole tre lapidarie frasi, il giornalista del Fatto Quotidiano è riuscito ad attaccare un suo collega, un esponente politico, una squadra di calcio e un’azienda.

Ma a cosa si riferiva Scanzi? È presto detto: la Meloni si avvale di finti followers per il suo profilo Twitter @GiorgiaMeloni. Vade retro! A riprova di quanto detto, il giornalista allega uno screenshot dei risultati elaborati da sparktoro.com, un tool che serve per scoprire i furbetti dei social. Tra i followers della leader di Fratelli d’Italia, ben 52,2% di followers sono giudicati “fake“. Ma la Meloni ha già affrontato il discorso in passato, smontando un’inchiesta televisiva, partendo da un dato tanto semplice quanto importante: i tools come sparktoro conteggiano come finti anche utenti che usano poco il social, persone che esistono davvero ma che, col tempo, perdono interesse per la piattaforma o la usano solo per informarsi.
Tuttavia, parafrasando il detto, il diavolo lavora sodo ma Fratelli d’Italia ancora di più. Ed ecco, quindi, il medesimo test sull’account di Scanzi: risultato? 56% tondo tondo di presunti falsi followers. Cifra maggiore rispetto a quella della Meloni. Un clamoroso autogol.