Continuano a ruota libera gli sbarchi nel nostro Paese, senza che nessuno, o meglio, senza che qualcuno nello specifico, faccia qualcosa. Ci riferiamo al Presidente del Consiglio Mario Draghi e al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese. «Ormai è una straziante rubrica quotidiana. Il governo non è in grado, o forse non ha intenzione, di fermare gli sbarchi. Gli scafisti ringraziano e festeggiano». Così la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni si è lamentata, tramite un post sui social, dell’ennesima ondata di extracomunitari sulle coste di Lampedusa.
Altri 500 migranti si sono aggiunti a quelli che già da tempo invadono l’isola, e come al solito non sono mancati i morti durante la traversata: una donna non è riuscita a raggiungere l’Italia perché tragicamente annegata. Anche un bambino di soli 11 giorni purtroppo non ce l’ha fatta. Tanti coloro che si sono trovati in difficoltà sui gommoni, ricevendo soccorso dalla Ocean Viking. Insomma, una situazione drammatica che il sindaco di Lampedusa Totò Martello ha dichiarato ormai intollerabile. «Una ennesima morte che si poteva e si doveva evitare e che invece sarà un altro numero che si somma ad un lungo elenco, nel silenzio dell’Europa e dell’Italia». E Draghi che fa? Nulla. Dice addirittura che i migranti sono “una risorsa”, cercando in qualche modo di convincere i cittadini a vedere l’accoglienza come un fenomeno positivo, dietro il quale, in realtà, c’è un business disumano e morti e che si moltiplicano. Secondo gli ultimi dati dell’Oim, quest’ anno, fino a novembre, i morti-dispersi nel Mediterraneo hanno superato quota 1300. Per non parlare dei soldi che i contribuenti continuano a spendere per i processi di ingresso e insediamento dei migranti nella nostra comunità. Il premier continua a chiedere aiuto all’Europa, promettendo impegni in questo senso pur sapendo che non avrà mai una risposta concreta al suo appello.
Gli italiani continuano ad essere presi in giro dal Governo, e anche dal presidente del Parlamento europeo David Sassoli, che durante la Giornata internazionale per i diritti dei migranti, ha twittato l’ultima barzelletta sulle traversate: «La migrazione ha reso le nostre società più ricche. Ha plasmato la nostra cultura, le nostre lingue e ha creato milioni di nuove amicizie e relazioni. ‘Dobbiamo respingere l’estrema destra quando tenta di disumanizzare coloro che cercano una vita migliore per le loro famiglie».
Non è stata gradita dai cittadini anche l’ultima notizia appresa dai social della Sardina Mattia Santori a Dubai, che ha postato una foto su Instagram in abito elegante e camicia insieme a Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna e dietro di loro una brillante Ferrari gialla. “Non ho fatto in tempo a mettermi la camicia che subito Stefano Bonaccini mi ha preso l’auto aziendale“, ha scritto il leader delle Sardine a didascalia dell’immagine. Un’ironia che non è stata affatto apprezzata. Il movimento prodiano parlava tanto di “rivoluzione” e dagli ideali e poi ci casca sulla Ferrari? Suvvia Santori, come ha detto un utente: “passare dalle sardine al caviale è un attimo….”.
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