Aumentano sempre di più gli sbarchi sulle coste italiane. A farlo presente è il Rapporto annuale del Centro Astalli, il Servizio dei Gesuiti ai rifugiati, presentato al cardinale Jean-Claude Hollerich, presidente della Commissione delle Conferenze Episcopali Ue, dalle vice ministra degli Esteri, Marina Sereni, e da padre Camillo Ripamonti, presidente del Centro Astalli: “Il sistema dell’accoglienza diffusa (Sai), con piccoli numeri e progetti d’integrazione più mirati, accoglie solo circa 25.000 persone delle 76.000 presenti nelle strutture convenzionate”.
L’anno scorso il numero di migranti che sono approdati nel nostro Paese era già molto preoccupante: 67.040, circa il doppio rispetto ai 34.154 del 2020. Di questi, i minori stranieri non accompagnati sono stati 9.478, a fronte dei 4.687 dell’anno precedente. Ancora oggi circa due migranti su tre sono ospitati nei Cas, i centri di accoglienza straordinaria pensati per far fronte all’arrivo dei grandi numeri”. Lo dice il Rapporto annuale del Centro Astalli Rapporto 2022 del Centro Astalli.
Più immigrazione vuol dire anche più morti in mare. Dall’inizio dell’anno sono morte almeno 475 persone nel tentativo di attraversare il Mar Mediterraneo e raggiungere l’Europa. Le vittime sono aumentate dopo l’ultimo naufragio di domenica al largo di Surman, una delle città del Paese africano da cui partono la maggior parte delle persone verso il Vecchio Continente. A bordo di una precaria barca di legno c’erano 20 migranti. Dopo che si è capovolta sono state salvate solo due persone, mentre sono stati recuperati quattro cadaveri, con quattordici migranti che risultano ancora dispersi. Solo una settimana fa, invece, erano morte altre 90 persone, con solo quattro sopravvissuti.
Con gli sbarchi aumenta il numero di clandestini nel nostro Paese, insieme agli episodi di criminalità. Il nostro ministro dell’Interno Luciana Lamorgese non ha mai adottato interventi efficaci per arginare il fenomeno degli arrivi irregolari. Nel Regno Unito è stata adottata una nuova soluzione: i richiedenti asilo arrivati irregolarmente saranno spediti in Ruanda, dove rimarranno mentre le loro richieste saranno processate. Questa la dura decisione di Boris Johnson, annunciata nel Kent, nel simbolico aeroporto costiero di Lydd. Dunque, secondo i nuovi piani del governo, tutti i migranti irregolari (esclusi i cittadini ucraini) che attraverseranno la Manica nel prossimo futuro saranno trasferiti in centri di accoglienza in Africa a circa 7mila chilometri di distanza se arrivano da un “Paese sicuro”, come per esempio la Francia.