Luigi Di Maio divorzia con i 5 Stelle. “Uno non vale l’altro”

Sempre più sgretolato il Movimento 5 Stelle: anche Luigi Di Maio dà l’addio agli amici grillini. “Quella di oggi è una scelta sofferta che mai avrei immaginavo di dover fare. Oggi io e tanti colleghi lasciamo il Movimento 5 stelle. Grazie al Movimento cinque stelle per quello che mi ha dato, ma credo anche di avere ricambiato. Da domani non sarà più prima forza in Parlamento”. Con queste parole, in calce al suo discorso tenuto ieri all’Hotel Bernini di Roma, il ministro degli Esteri ha chiuso definitivamente col M5S.  Aggiunge: “Da oggi inizia un nuovo percorso e per fare progredire l’Italia da Nord a Sud abbiamo bisogno di aggregare i migliori talenti e le migliori capacità, perché uno non vale l’altro”.

Si tratterebbe della ciliegina sulla torta delle discussioni con Giuseppe Conte in merito al posizionamento del Movimento nei confronti della guerra in Ucraina. Un divorzio con tanto di nuovo nome per il nuovo movimento politico ‘Insieme per il futuro’. Due gruppi parlamentari uno alla Camera e uno al Senato con 39 deputati e 11 senatori, in tutto 50 firme che  – a quanto si sente dire dalla Farnesina – hanno come obiettivo quello di raggiungere quota 60.

Poi uno slogan bizzarro, contrario a quello che i 5 Stelle sostenevano qualche anno fa: “Le esperienze, le capacità personali, devono rappresentare un valore aggiunto per le forze politiche”. E specifica: “Mi sono interrogato a lungo sul percorso che il M5S ha deciso di intraprendere: un percorso di chiusura, che guarda al passato, che ripete gli errori del passato. Non siamo riusciti a cambiare, a invertire quella rotta che avrebbe dovuto consentirci di raggiungere la maturità. Siamo ancorati a vecchi modelli. Era necessario aprirsi al confronto, ascoltare delle critiche, ma non è stato possibile”.

Ma il discorso era iniziato spiegando i motivi più contingenti della frattura in seno ai 5 stelle, “in Parlamento c’è stato un voto che delinea la posizione dell’Italia e che ribadisce l’appartenenza all’area euro-atlantica” e non poteva essere altrimenti perché non è il momento per le “ambiguità” ha cominciato così il suo intervento di Di Maio incontrando i giornalisti. “Di fronte alle atrocità che sta commettendo Putin non potevamo mostrare incertezze, dovevamo necessariamente scegliere da che parte stare nella storia. Nei giorni scorsi si è acceso un dibattito proprio sul voto di questa mozione. Un dibattito nato dall’esigenza di fare chiarezza su alcune dichiarazioni di dirigenti M5s. Putin ancora in questi minuti sta continuando a bombardare. Non possiamo permetterci ambiguità“.

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