La Commissione europea e il governo sono riusciti a trovare l’accordo per incassare 18,5 miliardi di euro e sbloccare la terza rata del PNRR. Non sono i 19 miliardi inizialmente previsti perché l’obiettivo della realizzazione di 7.500 posti letto per studenti universitari – che teneva bloccato il via libera – è stato spostato alla quarta rata. In questo modo i 54 obiettivi vengono tutti portati a casa e viene confermato l’obiettivo di incassare 35 miliardi nel 2023.
“Dopo un’approfondita interlocuzione con la Commissione europea, oggi il governo italiano ha presentato nella riunione della Cabina di Regia sul Pnrr una richiesta di modifica in materia di riforma degli alloggi per studenti, al fine di: inserire una nuova milestone nella quarta rata; chiarire le condizioni e gli obiettivi della misura; correggere alcuni errori materiali”, ha spiegato Palazzo Chigi dopo una riunione lampo guidata dal ministro degli Affari europei e del Pnrr, Raffaele Fitto.
“In accordo con la Commissione, le modifiche proposte non avranno alcun impatto sull’importo complessivo dei pagamenti che l’Italia riceverà nel 2023 con la terza e la quarta rata (per un importo totale di 35 miliardi di euro). La terza rata prevedra’ 54 obiettivi per 18,5 miliardi di euro, mentre la quarta 28 obiettivi per 16,5 miliardi. Il totale di 35 miliardi di euro previsto dal Pnrr nel 2023 sarà incassato per intero”, ha ribadito l’esecutivo.