Posizionamento Ue, tensione nella maggioranza

Matteo Salvini sui social esulta per la nascita del gruppo dei Patrioti, la via “per cambiare” l’Ue e “contrastare ogni inciucio coi socialisti, i filo-islamici, i filo-cinesi, gli estremisti del green deal, delle auto elettriche a ogni costo”. “Patriota che cosa vuol dire? Anch’io sono patriota, però sono europeista, non sono contro gli altri”, lo provoca Antonio Tajani, dopo aver già definito “ininfluente” la nuova componente trainata da Viktor Orban.

 

In mezzo c’è Giorgia Meloni, che in una settimana di trattative decisive per la nascita della nuova Commissione Ue è volata a Washington per il vertice Nato, dove esporrà agli alleati la posizione politica e militare dell’Italia nell’Alleanza.

 

Conclusa la missione di due giorni negli Stati Uniti, dovrebbe entrare nel vivo la trattativa sul Commissario per l’Italia, che spinge per ottenere anche una vicepresidenza esecutiva. Ursula von der Leyen a breve, potrebbe incontrare i rappresentanti di Ecr nel suo giro di consultazioni in vista del voto del 18 luglio, quando cercherà di ottenere il reincarico dall’Europarlamento.

 

Meloni negli Usa invece potrebbe avere qualche confronto con gli altri capi di Stato e di Governo europei; ci sarà anche Viktor Orban, che con le sue “missioni di pace” in autonomia a Kiev, Mosca e Pechino ha creato scompiglio nelle cancellerie, pure a Roma, dove l’attacco russo che ha colpito l’ospedale pediatrico a Kiev ha suscitato reazioni di diverso tenore fra gli alleati di governo. Zero dichiarazioni, per ora, dalla Lega. Un “crimine di guerra” lo ha definito Antonio Tajani.

 

Al Consiglio nazionale di FI, Tajani ha lanciato l’Osservatorio sull’autonomia differenziata, chiarendo che sarà una “struttura politica” interna, che prenderà “eventuali iniziative qualora ci fossero distrazioni nell’applicazione della riforma”, un messaggio tranquillizzante per l’anima meridionale del suo partito, ma anche un chiaro avvertimento agli alleati in vista della complicata definizione dei Lep e delle trattative Governo-Regioni.

Poco dopo Matteo Salvini ha riunito Ministri e sottosegretari della Lega, per fare il “punto sulla situazione politica” e rilanciare su “alcuni obiettivi rilevanti come l’aumento di stipendi e riforma delle pensioni, autonomia e premierato, sicurezza e immigrazione”.

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