Parole deliranti quelle pronunciate dalla segretaria del Partito Democratico Elly Schlein nei confronti del premier Giorgia Meloni. Per Schlein, Meloni «fa la vittima» in occasione del ricordo della strage del 2 agosto a Bologna, rinnegando le «radici dell’attentato che figurano oggi a pieno titolo nella destra di governo». A La Stampa Schlein risponde alle affermazioni del premier, convinta della colpevolezza della destra dietro questa tragedia: «Se ci sono delle sentenze che hanno accertato i fatti e le responsabilità precise è grazie ai familiari delle vittime che non hanno mai smesso di cercare verità e giustizia insieme alla procura che ha portato avanti le indagini e i processi». La leader PD sostiene che la Presidente del Consiglio interpreti il ruolo della vittima solo per “coprire” il governo. «Anche nelle commissioni parlamentari vediamo inaccettabili tentativi di riscrivere la storia. Del resto questi si tengono stretti la fiamma nel simbolo e poi fanno pure gli offesi. Noi continueremo a camminare come ogni anno a fianco della città e dei familiari delle vittime. Ma fare la vittima contro le vittime vere, nel giorno stesso della commemorazione di una strage che ha fatto 85 morti e 200 feriti, dimostra che Meloni non è in grado di svolgere il suo compito, di guidare una comunità. Chi governa si deve fare carico di cucire le fratture, di sanare le ferite, non è mica normale che quelle famiglie abbiano aspettato 40 anni per vedere i processi. E invece Meloni fa il contrario: divide, spacca il Paese, mette gli uni contro gli altri. Cerca ogni giorno un nemico, un capro espiatorio, per coprire la mancanza di risposte e l’incapacità di questo governo».