I continui scioperi indetti dalla Cgil fanno infuriare Matteo Salvini che, ospite a Non stop news su Rtl 102.5, attacca Maurizio Landini, leader della Cgil, a due giorni dallo sciopero generale, precettato dal ministro con la riduzione da 8 a 4 ore. “Se i sindacati mi denunceranno? Denuncia più denuncia meno… Mi denunceranno anche per aver ribadito il diritto alla mobilità. L’Italia non è una Repubblica fondata sulla Cgil”.
“Mi sto occupando di dialogo per garantire il diritto allo sciopero per i lavoratori che chiedono salari migliori e più sicurezza. Ma c’è anche il diritto allo studio, al lavoro e alla mobilità per 60 milioni di italiani che non possono avere uno sciopero al giorno”, commenta Salvini. “Dall’inizio del nuovo governo sono 949 gli scioperi effettuati, 38 al mese, più di uno al giorno. Io dico che lo sciopero è un diritto, si, ma c’è anche il diritto alla vita e allo spostamento”. Poi aggiunge: “Ma i mezzi pubblici potranno scioperare per massimo 4 ore. Lo chiede la commissione di garanzia sugli scioperi e lo chiedo io. Da quando si è insediato il governo c’è più di uno sciopero al giorno. Quando Landini dice che c’è al governo il fascismo che limita il diritto allo sciopero pensi che non ci sono mai stati così tanti scioperi. Mi sembra che qualcuno faccia politica”.
Intanto Landini ha cercato di giustificarsi per aver utilizzato le parole “rivolta sociale”, che secondo lui sono state “strumentalizzate”. E parla di una “campagna di denigrazione e delegittimazione della Cgil e del suo segretario generale”. La mette giù così: “Se il terrorismo sia rosso che nero in questo Paese è stato sconfitto è stato grazie alla lotta di lavoratori. E grazie al ruolo del movimento sindacale e operaio. Non accetto lezioni. Se parlo di rivolta sociale è perché penso che sia il momento di non voltarsi dall’altra parte, è un invito alla non rassegnazione, la risposta è la partecipazione. Volevo dire mobilitatevi? No, volevo proprio dire rivolta sociale”.