L’ Aeroporto di Grottaglie, noto anche come Aeroporto “Marcello Arlotta”, rappresenta una risorsa strategica fondamentale per il rilancio economico e turistico della città di Taranto e dell’intera Puglia. Tuttavia, ci troviamo di fronte a un ostacolo costante e ormai intollerabile: l’ostruzionismo campanilistico e gli interessi privati che continuano a frapporsi alla sua apertura ai voli civili di linea.
Il recente “Documento di Visione Strategica per lo Spazio 2020-2029”, redatto dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), propone una serie di prospettive futuristiche per il nostro aeroporto, con particolare attenzione ai voli suborbitali e alle piattaforme stratosferiche. Sebbene guardare al futuro sia legittimo e doveroso, la realtà ci impone di focalizzarci su un obiettivo concreto e immediatamente realizzabile: l’apertura ai voli di linea civili, che porterebbe benefici tangibili e
misurabili alla nostra comunità.
I vantaggi dell’apertura ai voli civili
L’attivazione dei voli di linea da e per Grottaglie avrebbe un impatto positivo su diversi settori:
1. Turismo e sviluppo economico:
– Taranto e la sua provincia vantano un patrimonio culturale e naturalistico ineguagliabile, con siti di interesse archeologico, storico e paesaggistico che
attendono solo di essere valorizzati attraverso un incremento dei flussi turistici.
– La vicinanza dell’aeroporto al porto di Taranto offre un’opportunità unica per integrare il traffico crocieristico con quello aereo, potenziando l’attrattività della città come destinazione turistica.
2. Accessibilità e mobilità:
– Attualmente, i cittadini tarantini sono costretti a spostarsi verso Bari e Brindisi per poter accedere a voli nazionali e internazionali, con disagi economici e logistici notevoli.
– Un aeroporto attivo ridurrebbe i tempi di viaggio e migliorerebbe la qualità della vita dei residenti e delle imprese.
3. Crescita occupazionale:
– L’apertura ai voli civili creerebbe centinaia di posti di lavoro diretti e indiretti, favorendo l’inserimento nel mercato del lavoro di giovani e professionisti del settore aeronautico e turistico.
Le scuse inique e l’ostruzionismo ingiustificato
È ormai evidente che le resistenze alla messa in servizio dell’aeroporto sono dettate da una logica di campanilismo miope e interessi economici privati, volti a mantenere il monopolio degli scali di Bari e Brindisi, a discapito delle legittime aspirazioni di sviluppo di Taranto.
Le argomentazioni secondo cui Grottaglie non sarebbe idoneo ai voli civili per motivi di sicurezza o di mancanza di domanda sono del tutto pretestuose. La pista dell’aeroporto di Grottaglie è tra le più lunghe d’Italia e permette l’atterraggio di qualsiasi tipo di aeromobile. Inoltre, la crescita del traffico
aereo nella regione dimostra chiaramente la necessità di un terzo scalo per rispondere alla domanda crescente di collegamenti.
Un’occasione che non possiamo perdere
Guardando al futuro, non escludiamo che l’aeroporto possa un giorno assumere anche una funzione di hub per voli suborbitali e spaziali, qualora la tecnologia progredisse rendendo queste operazioni sicure quanto i voli di linea convenzionali. Tuttavia, la priorità immediata rimane quella di aprire
l’aeroporto ai voli civili, per dare finalmente a Taranto la centralità che merita nello scenario regionale e nazionale.
Le istituzioni locali e regionali devono assumersi le loro responsabilità e smettere di essere complici di un’ingiustizia che penalizza l’intera comunità. Invitiamo la Regione Puglia e il Governo a rivedere le loro politiche di sviluppo aeroportuale, affinché Grottaglie non rimanga
un’infrastruttura inutilizzata e priva di futuro. È tempo di mettere da parte gli interessi particolari e lavorare per il bene comune di una città che ha
tutte le carte in regola per spiccare il volo.
Andrea Franchi