Imbarazzante che il Governo prenda delle decisioni senza fondamenta. Eppure è successo e succede ancora. L’ultimo sopruso del ministero della Salute è obbligare i bambini sopra i 6 anni ad indossare le mascherine a scuola senza alcuna evidenza scientifica che giustifichi la misura adottata dall’esecutivo. La notizia sconcertante emerge da un servizio dell’ultima puntata di Fuori dal Coro, in cui viene ripresa una inchiesta pubblicata da Arezzoweb. Roberto Speranza, ministro della Salute, ignora il rapporto rischi/benefici sull’obbligo delle mascherine in classe per i minori.
Incredula, ancora una volta, la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, la quale in un post su Facebook definisce scandaloso il comportamento del ministro. “Secondo quale principio, quindi, Speranza continua imperterrito con queste decisioni restrittive anche per i nostri figli? Criteri scientifici o decisioni politiche?”.
Nella trasmissione viene recuperato un documento del ministero della Salute, a firma di Gianni Rezza, direttore generale della prevenzione al ministero. Si tratta di una lettera inviata dall’ex membro Cts all’Ufficio di gabinetto del ministero e ad altri destinatari. In questa lettera, in risposta alle richieste di alcuni cittadini, si dice che il ministero non è in possesso della documentazione che attesti studi e rischi/benefici calcolati sulla base dell’utilizzo giornaliero prolungato delle mascherine imposto sui minori dai 6 anni di età. Insomma non ha una pezza d’appoggio che giustifichi il prolungamento della misura restrittiva oltre il 1° maggio, data spartiacque che chiude il lungo periodo di stato d’emergenza dovuto al covid.
Sembrerebbe quindi una decisione prettamente politica. Non ci sono dati scientifici che dimostrino che l’uso delle mascherine per i bambini sopra i 6 anni impedisca loro di contrarre il Covid. La scelta ksi dimostra l’ennesimo sopruso di potere da parte di un governo incompetente.