Il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, si è detto molto soddisfatto dopo la conclusione della trattativa per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL). “Si tratta di un passo fondamentale per il miglioramento delle condizioni di lavoro in un settore cruciale per la crescita del Paese”, ha commentato.
Gli stipendi del comparto scolastico saliranno sia per i professori che per gli amministrativi, per un totale di circa 1,2 milioni di dipendenti. In particolare, ogni mese l’aumento in busta paga sarà di 124 euro per i docenti e 190 euro per i direttori dei servizi generali e amministrativi.
Il lavoro agile viene regolamentato anche per il comparto scuola, una novità significativa del rinnovo del contratto tra le organizzazioni sindacali e l’Aran. Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara spiega in una nota: “Sono state inoltre recepite a livello contrattuale le funzioni del docente tutor e del docente orientatore, e questo consentirà di affermare definitivamente il principio della personalizzazione dell’istruzione, rimarcando la centralità nel sistema della persona dello studente”.
Il rinnovo del Ccnl del comparto scolastico fa seguito alle risorse finanziarie stanziate dalla legge di bilancio per l’anno 2022 sul Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa (Fmof), pari a 300 milioni di euro. Inoltre, è stata riconosciuta al personale precario docente e amministrativo, tecnico e ausiliario (Ata) una maggiore tutela, consentendo la fruizione di tre giorni remunerati di permesso per motivi personali o familiari.