Lo stretto legame tra Italia e Albania, Edi Rama: “Devo ringraziare Giorgia”

“Italia e Albania hanno profondi legami da tempo immemorabile. Da undici anni l’Onorevole Edi Rama è il primo ministro della Repubblica d’Albania, e in questo periodo è stato ricevuto con grandissima e reciproca cordialità da tutti i presidenti del Consiglio italiani che si sono avvicendati, a cominciare da Enrico Letta e poi dal suo successore Matteo Renzi, entrambi segretari nazionali del Partito democratico. Paolo Gentiloni, durante una visita ufficiale del suo omologo a Roma, aprì all’ingresso dell’Albania nell’Unione Europea, sottolineando i grandi progressi compiuti: “Le buone relazioni tra Italia e Albania sono così importanti anche perché danno un contributo alla stabilità e alla pace dell’intera regione. La stabilità dell’area è un bene prezioso per l’Europa e il Mediterraneo che non si deve disperdere”, disse l’attuale commissario europeo.

Nell’ottobre 2019 ci fu persino un doppio incontro con Giuseppe Conte, all’inizio del secondo esecutivo da lui presieduto. Durante la visita del Capo del governo di Tirana a Roma, il presidente del Consiglio italiano deplorò il rinvio da parte dei vertici della Ue delle procedure per l’ingresso dell’Albania nell’Unione. Nel 2020, quando Edi Rama era anche presidente dell’Osce, non ci furono incontri a causa della pandemia, ma quando inviò con coraggio e generosità, proprio nei giorni più drammatici dell’emergenza Covid, trenta medici e infermieri in Lombardia, epicentro dei contagi, ricevette giustamente unanimi ringraziamenti e lodi dai principali esponenti di quell’esecutivo, a partire dall’allora presidente del Consiglio Giuseppe Conte e dal Ministro degli Esteri Luigi Di Maio, e Repubblica in quell’occasione titolò: “La favola bella del premier Rama – Per lui elogio bipartisan della politica italiana”.

Mario Draghi ricevette il suo omologo albanese nel novembre 2021, parlando di amicizia fortissima e assicurando il pieno sostegno all’ingresso nell’Ue del “Paese delle aquile” arrivando a proporre, l’anno seguente, di garantirgli una corsia preferenziale a differenza di altri Paesi aspiranti. In nove anni, con cinque presidenti del Consiglio diversi, nessuno in Italia ha eccepito nulla nei confronti del primo ministro Rama o dei suoi collaboratori.

Ma da quando il Capo del governo albanese ha mostrato di voler proseguire una proficua collaborazione con l’Italia e con il suo governo, anche se non più guidato o sostenuto dal Pd, membro della stessa famiglia europea del Partito Socialista albanese che Rama presiede dal 2005, sono cominciati gli attacchi. Dopo l’annuncio dell’accordo Italia-Albania sulla gestione dei migranti, il Pd ha addirittura annunciato la richiesta di espulsione del partito guidato da Edi Rama dal Partito Socialista europeo. Richiesta finita nel nulla anche perché ci sono Stati governati da esponenti del Pse tra quelli interessati ad attivare accordi simili.

Ora, nel delicato momento pre-elettorale, a sei giorni dal voto, arriva un servizio televisivo di Report che dipinge il primo ministro dell’Albania come un amico di criminali e di boss. Di fronte a questo, desideriamo manifestare la nostra profonda solidarietà al Popolo Albanese, al suo Presidente e alle sue istituzioni democratiche, che taluni non esitano a denigrare pur danneggiando l’Italia a livello internazionale. È particolarmente imbarazzante per la nostra Nazione, che questo avvenga attraverso il servizio pubblico televisivo pagato dai contribuenti, quel servizio pubblico che secondo alcuni sarebbe ormai asservito al Governo.

Da parte nostra, quali membri della bilaterale fra le nostre due Nazioni all’interno della Unione Interparlamentare, ringraziamo Sua Eccellenza l’Ambasciatrice per l’aiuto offerto dall’Albania all’Italia, indipendentemente dalla colorazione politica del suo governo, che riteniamo interpreti lo spirito più autentico di collaborazione fra due popoli vicinissimi geograficamente, e ancor più vicini per amicizia”.

Lo scrivono in una lettera inviata all’ambasciatrice della Repubblica d’Albania in Italia S.E. Anila Bitri Lani i componenti di centrodestra della bilaterale Italia-Albania dell’Unione interparlamentare. (On. Antonio BALDELLI – Membro del Gruppo FDI On Simone BILLI – Membro del Gruppo LEGA On. Salvatore CAIATA – Membro del Gruppo FDI Sen. Gian Marco CENTINAIO – Membro del Gruppo LEGA On. Ciro MASCHIO – Membro del Gruppo FDI On. Mariangela MATERA – Membro del Gruppo FDI Sen. Filippo MELCHIORRE – Membro del Gruppo FDI On. Roberto PELLA – Membro del Gruppo FI-PPE On. Catia POLIDORI – Membro del Gruppo FI-PPE Sen. Giulio TERZI DI SANT’AGATA – Membro del Gruppo FDI On. Alessandro URZI’ – Membro del Gruppo FDI).

“Devo ringraziare Giorgia, il presidente del Consiglio di un Paese a cui siamo legati in modo indissolubile, per tutto l’affetto e anche la buona volontà che ha messo nell’accompagnare l’Albania nel suo percorso di piena integrazione nell’Unione europea. L’Italia è sempre stata il nostro più importante avvocato a Bruxelles ed avere qui oggi l’onore di essere utili è qualcosa che noi prendiamo come una benedizione”, ha detto il socialista Rama nel corso del punto stampa congiunto tenuto con la conservatrice Meloni dopo i sopralluoghi al cantiere del Cpr di Gjader e all’hotspot del porto di Shengjien, ormai completato. “In un momento così complicato non solo per l’Italia ma per tutta l’Europa siamo molto fieri di dare una mano anche se non come europei uniti nella Ue”, ha aggiunto il premier albanese, secondo cui “non sta a nessuno decidere se siamo o no europei”.

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